
È il primo intervento con il taser a Bergamo. Lo hanno utilizzato domenica gli agenti della questura per neutralizzare un uomo che aveva minacciato diverse persone con una siringa. È successo al quartiere della Celadina. Un individuo, con precedenti, sporco di sangue e armato di siringa, si aggirava per strada. Poi è entrato in un supermercato minacciando dei clienti.
Il personale del market lo ha allontanato e subito dopo ha chiamato il 112. Nel giro di alcuni minuti una Volante è arrivata in zona trovando l’uomo appoggiato ad una ringhiera di un condominio in via Verrazzano. Gli agenti gli hanno intimato più volte di mettere a terra la siringa, ma inutilmente. Allora un agente, che lo teneva sotto tiro con il taser, lo ha colpito dandogli la scossa e facendolo cadere a terra. Un collega ha tentato di ammanettarlo ma, visto che l’uomo opponeva ancora resistenza, è arrivata una seconda scarica ed a quel punto è stato bloccato e denunciato per utilizzo di arma impropria e portato in ospedale per accertamenti, come da regolamento nel caso dell’utilizzo dal taser.
L’episodio, oltre a costituire il primo caso del suo utilizzo a Bergamo da parte della polizia (che lo ha in dotazione da circa un mese), ha fatto riaccendere i riflettori sulla possibilità di armare di taser anche gli agenti della polizia locale. Ad insistere sull’utilità è stato il deputato bergamasco della Lega Daniele Belotti: "La situazione si risolve in un attimo senza ripercussioni" ha scritto Belotti, chiamando in causa il sindaco Giorgo Gori e il vice Sergio Gandi. Immediata la replica dell’amministrazione: "Non lo stiamo utilizzando perché ci atteniamo all’orientamento del consiglio comunale e della stessa polizia locale con la quale ci siamo a lungo confrontati", ha replicato Gandi. F.D.