Trescore Balneario, il "killer dei gatti" condannato a 3 anni e sei mesi/ VIDEO

Sentenza di primo grado. Enpa: "Pronunciamento storico, una delle condanne più severe mai inflitte nel nostro Paese per il reato di maltrattamento e uccisione di animali"

Gatto in perlustrazione al tramonto (AFP)

Gatto in perlustrazione al tramonto (AFP)

Trescore Balneario (Bergamo), 1 marzo 2017 - Un 43enne di Trescore Balneario ( Bergamo), accusato di maltrattamento e uccisione di animali è stato condannato, è stato condannato in primo grado a tre anni e sei mesi di reclusione per il reato continuato, con la recidiva, di maltrattamento e uccisione di animali. Il giudice ha inoltre disposto che, a pena espiata, sia applicata al condannato una misura di sicurezza che prevede due anni di libertà vigilata. Il pm invece aveva chiesto un anno e quattro mesi di reclusione. 

Secondo le accuse l'uomo aveva contattato alcune donne che avevano messo su internet l'annuncio di vendita di alcuni gatti, la maggior parte cuccioli. Una volta ricevuto i felini,il 43enne li avrebbe torturati e uccisi, inviando, attraverso WhatsApp, le foto dei corpi alle persone che gli avevano dato in affido i mici. Queste ultime lo avevano denunciato, facendo scattare in questo modo l'inchiesta della Procura di Bergamo. 

Per Enpa, si tratta comunque di "un pronunciamento di portata storica non soltanto per l`entità della pena inflitta al 43enne ma per la libertà vigilata. Nel corso del procedimento - dichiara Claudia Ricci, avvocato dell`Enpa - abbiamo messo in risalto con la dovuta evidenza, anche grazie alla documentazione prodotta insieme all`associazione Link Italia, l'estrema pericolosità sociale dell`imputato. Attendiamo che siano rese note le motivazioni per sapere se il giudice ha accolto la nostra tesi. Certo è, comunque, che si tratta di una delle condanne più severe mai inflitte nel nostro Paese per il reato di maltrattamento e uccisione di animali".