"Basta pagare e stare in silenzio"

"Un’emergenza silenziosa, ma pericolosissima". Così Eugenio Massetti, presidente Confartigianato Brescia e Lombardia, definisce l’aumento dei crimini informatici ai danni delle aziende, oltre che delle pubbliche amministrazioni, sottolineando come i dati delle denunce non rilevano il sommerso. In Lombardia, il 39,7% di Mpi ha investito in cybersicurezza nel 2022, ma c’è ancora un ampio gap da colmare.

"Molte aziende che subiscono un crimine informatico pagano, senza denunciare – spiega – ma questo vuol dire dare la stura a nuovi ricatti. L’appello è ai nostri imprenditori, perché si mettano in sicurezza, perché questo è il nuovo business della malavita organizzata, che guadagna dalla sottrazione dei dati e dall’utilizzo che poi ne può fare". E forse non è un caso che la richiesta di riscatto in denaro si riscontra nell’11% dei casi di attacco cybercriminale ad imprese italiane, una quota doppia rispetto al 6% della media Ue a 27. Il tema, corredato dai dati, è stato sottoposto venerdì anche al colonnello Vittorio Fragalà, neo comandante provinciale dei Carabinieri di Brescia, che ha visitato per la prima volta la sede centrale di Confartigianato in via Orzinuovi 28. F.P.