Affittò l’appartamento a due latitanti, per il tribunale non c’è reato

Vasile Hojda era finito a processo con l’accusa di favoreggiamento per l’ospitalità a una coppia in fuga dalla Svizzera

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Assolto perché il fatto non costituisce reato. Vasile Hojda, romeno di 37 anni, era finito a processo per favoreggiamento. Avrebbe affittato l’appartamento di Romano di Lombardia, al settimo piano del “grattacielo“ di proprietà di un amico che lavora in Germania (estraneo ai fatti) a una coppia in fuga. Per l’accusa l’imputato, che non si è mai presentato in tribunale, non poteva non sapere chi erano i due latitanti (la notizia era sui giornali, quindi di dominio pubblico) e per questo aveva chiesto la condanna a due anni e due mesi. In quell’abitazione, un covo d’amore, avevano trovato rifugio Angela Magdici, ex poliziotta penitenziaria in un carcere della Svizzera dove Hassan Kiko, siriano, stava scontando una pena a quattro anni per violenza sessuale Vennero arrestati a Romano di Lombardia il 25 marzo del 2016 dai carabinieri del Ros di Milano. I due si sono sposati in carcere nel luglio del 2017. La loro fuga d’amore risale alla notte tra l’ 8 e il 9 febbraio nel carcere di Limmattal.

Ieri in aula si è presentato il proprietario dell’abitazione. Ha spiegato "che all’epoca aveva ricevuto una telefonata dal Vasile che gli chiedeva di poter affittare il suo appartamento a degli amici. Ma non mi aveva detto chi fossero". Le chiavi vennero lasciate nella cassetta della posta da una amica comune. Nel covo di Romano di Lombardia, i carabinieri trovarono le lettere d’amore della poliziotta che per forza di cose aveva cambiato occupazione e che per aver pensato e agito con il cuore ci ha rimesso il posto di lavoro, oltre che una condanna. Sono contorni delle indagini, descrivono più che altro il legame tra i due. E nella casa di Romano di Lombardia che durante la latitanza la coppia ha girato un video con il cellulare e poi inviato a un sito svizzero. Angela Madgici in particolare aveva chiesto scusa alla sua famiglia spiegando di essere fuggita "per amore".

Francesco Donadoni