A 200 all’ora al volante. La Polizia provinciale: "Il dolore corre più veloce"

Brescia, 400mila verbali in un anno. Campagna di prevenzione

A 200 all’ora al volante. La Polizia provinciale: "Il dolore corre più veloce"

A 200 all’ora al volante. La Polizia provinciale: "Il dolore corre più veloce"

Due chilometri a una media di 233 chilometri orari sulla provinciale Bs19, a Paderno Franciacorta, la stessa velocità che si raggiunge sul circuito di Monza. Un caso shock, che la Polizia provinciale di Brescia, oltre a sanzionare, ha preso come esempio per la campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale. L’infrazione è diventata l’immagine (rappresentazione artistica) di una cartolina, accompagnata da un testo eloquente: "Caro automobilista, il miglior regalo che potrai fare alla tua famiglia e a chi ti vuole bene è la certezza che tornerai a casa da loro. Possiamo sospendere la tua patente – e lo faremo – ma non la sofferenza, il dolore di una perdita e la morte, che corre sempre più veloce, anche di te". Il caso di Paderno non è l’unico. Non a caso il bilancio annuale della Polizia provinciale in termini di interventi sulla strada è di ben 400mila verbali, per un totale di 39 milioni di euro. "Ne incassiamo circa la metà, intorno ai 20 milioni – ricorda il consigliere delegato Daniele Emanuele Mannatrizio –. Ma non è vero che i controlli servono solo a far cassa. La Provincia ha investito nel 2023 e anche nel 2024 100 milioni di euro sulle strade, a fronte di 20milioni incassati. Va detto, inoltre, che sulla tangenziale Sud e sulla Trentapassi, grazie ai rilevatori, è stata azzerata la mortalità per eccesso di velocità". Nel bilancio della Polizia provinciale, guidata dal comandate Dario Saleri, altro capitolo ‘pesante’ è quello dei controlli del nucleo ittico venatorio. "Per il 2023, nell’ambito della caccia – ricorda Saleri – sono stati prodotti 63 accertamenti di natura penale e 240 contestazioni amministrative, mentre in merito alla pesca sono stati contestati oltre 185 verbali amministrativi". Sempre più rilevante anche l’attività di controllo per i piani della Psa (Peste suina africana) dei cinghiali e della West Nile Desease sui corvidi, ma anche quello che riguarda i grandi carnivori. "Cerchiamo di convivere – sottolinea Saleri – e far convivere la popolazione con questi animali, che di per sé non sono pericolosi". Recente l’intervento in soccorso di un lupo intossicato da esche avvelenate, che ha richiesto il coinvolgimento dell’unità cinofila Sole e del suo conduttore Paolo Tavelli. F.P.