Atalanta, Arkadiusz Reca spera di tornare in nerazzurro dopo due retrocessioni

Il polacco, terzino sinistro di buona corsa e cross, dopo il prestito con i peloritani ora torna per la terza volta nell’orbita dell’Atalanta

Arkadiusz Reca in maglia Spal

Arkadiusz Reca in maglia Spal

Bergamo, 14 giugno - Tra anni fa ha giocato solo tre spezzoni in serie A e ha fatto qualche apparizione nei finali in Coppa Italia. In tutto meno di novanta minuti complessivi. Poi due anni in prestito, con retrocessione in serie B, con la Spal e il Crotone. Non il massimo come curriculum ad alto livello eppure Arkadiusz Reca, laterale del 1995, spera di poter vestire la maglia dell’Atalanta. Il nazionale polacco, terzino sinistro di buona corsa e cross, dopo il prestito con i peloritani ora torna per la terza volta nell’orbita dell’Atalanta dove nel 2018, quando venne prelevato dal Wisla, non ha sfondato: non parlava inglese e italiano, faticava a capire Gasperini e i compagni.

Doveva giocarsela alla pari con Robin Gosens, che allora era ancora acerbo tecnicamente, invece il tedesco spiccò il volo e l’ex Wisla sprofondò in panchina sparendo dai radar. Poi il prestito a Ferrara, 25 presenze, ma senza convincere in una squadra arrivata ultima. La scorsa estate ha assaggiato il ritorno a Zingonia giusto per qualche allenamento ad agosto, prima di scendere a Crotone. Dove ha giocato bene, segnando anche due gol in 30 gettoni, pur chiudendo con un’altra inevitabile retrocessione. 

Ora Reca, 58 presenze in serie A, sotto contratto con l’Atalanta fino al 2023, spera in una nuova occasione in nerazzurro: ci sarebbe un’opportunità come quarto esterno, come riserva a sinistra di Gosens, in un ruolo maledetto dove sono stato triturati Ali Adnan, Arana e Mojica. Difficile che resti a Bergamo, perché il Genoa ha già bussato per averlo, ma non impossibile: se non dovessero arrivare offerte concrete allora Reca sarà in ritiro con la Dea, a luglio, per giocarsi le sue chances di poter tornare a vestire quella maglia nerazzurra che continua sfuggirgli. Chissà che non sia la volta buona…