Caso Uva, il gup: a processo sei poliziotti e un carabiniere

Rinvio a giudizio per tutti gli imputati. Il giudice ha respinto la richiesta di non luogo a procedere avanzata dal procuratore di Varese. Lucia Uva: "Dopo quattro anni ce l'abbiamo fatta". La difesa: "Affronteremo il processo a testa alta"

Giuseppe Uva (Ansa)

Giuseppe Uva (Ansa)

Varese, 21 luglio 2014 - Rinvio a giuizio. E' questa decisione del gup di Varese Stefano Sala nell'udienza preliminare a carico di un carabiniere e sei poliziotti imputati per omicidio preterintenzionale e altri reati in relazione alla morte di Giuseppe Uva, avvenuta il 14 giugno 2008 in ospedale a Varese dopo che l'uomo aveva trascorso parte della notte nella caserma dei carabinieri. Il giudice ha respinto quindi la richiesta di non luogo a procedere avanzata dal procuratore di Varese facente funzioni Felice Isnardi. I legali dei familiari di Uva, parti civili nel procedimento, avevano rinnovato invece la richiesta di rinvio a giudizio. Il gup ha fissato per il 20 ottobre la data della prima udienza del processo in corte d'Assise.

LE REAZIONI - ''Dopo quattro anni ce l'abbiamo fatta: i giudici hanno stabilito che ci vuole un processo'' ha detto commossa  Lucia Uva (sorella di Giuseppe). La donna è scoppiata in lacrime dopo la decisione del gup. Per l'avvocato Fabio Anselmo (legale della famiglia Uva) è tuttavia "'uno scandalo che si arrivi oggi a un rinvio a giudizio, perché si rischia la prescrizione per gran parte delle accuse contestate a carabiniere e poliziotti''. Luca Marsico, uno dei difensori degli imputati ha commentato: ''Prendiamo atto di questa decisione che non ci aspettavamo, ora affronteremo il processo a testa alta''.