Terrorismo, la difesa dell’Europa parte da Ispra

Nei laboratori sul Verbano si svilupperanno i sistemi di controllo

Una elementare simulazione

Una elementare simulazione

Ispra, 16 ottobre 2016 - Un polo europeo per sviluppare nuove tecnologie per la difesa, in grado di contrastare la minaccia globale del terrorismo, nei laboratori del Centro comune di ricerca (Ccr) di Ispra, sulla sponda lombarda del lago Maggiore. Il progetto ha mosso i primi passi con l’approvazione da parte della commissione Industria dell’Europarlamento del parere sulla difesa Ue, con al centro una serie di linee di indirizzo che dovranno essere tradotte in provvedimenti concreti. Nel pacchetto è contenuto il seme per il rilancio del centro di ricerche di Ispra dove, in futuro, potrebbero essere convogliati finanziamenti per milioni di euro.

«Abbiamo superato il primo ostacolo, ci auguriamo che l’iter venga completato nell’arco di un anno», spiega l’europarlamentare Lara Comi (Forza Italia), relatrice del parere sulla difesa Ue. «Abbiamo agito in accordo con il ministro della Difesa Roberta Pinotti - prosegue - siamo convinti che questa sia la strada migliore per contrastare il terrorismo, unendo gli sforzi di tutti gli Stati membri». Il via libera al parere è arrivato a larga maggioranza, con il solo voto contrario della Gran Bretagna che, in attesa di chiarezza sull’attuazione del referendum sulla Brexit, continua a sedere al tavolo. E, in questo caso, ha scelto di gestire «in casa» il delicato tema della difesa. Il Ccr di Ispra, ex Euratom, in provincia di Varese, è un istituto della Commissione europea che attualmente svolge un ruolo di coordinamento e ricerca in diversi settori. Spazia dall’energia alla tutela dell’ambiente, dalla salute dei consumatori alla prevenzione di terremoti e catastrofi naturali. Con il progetto che ha mosso i primi passi Ispra diventerebbe un polo per lo sviluppo di nuovi sistemi di difesa, anche attraverso le tecnologie satellitari, divenendo un «catalizzatore» per fondi e competenze degli Stati membri anche attraverso la collaborazione delle aziende del settore.

Secondo i promotori si svilupperebbero sistemi utili per il contrasto al terrorismo, per interventi più efficienti per gestire l’emergenza immigrazione e salvare vite umane, per controllare i confini europei. Il provvedimento verrà discusso a novembre nella plenaria dell’Europarlamento. Poi approderà nel Consiglio europeo, che riunisce i capi di Stato dell’Ue. «Si tratta di una grossa opportunità per il nostro territorio - sottolinea Lara Comi - perché convergerebbero su Ispra grossi finanziamenti, con benefici per le aziende italiane del settore e per le piccole e medie imprese dell’indotto. Inoltre lo sviluppo di nuove tecnologie contribuirebbe alla sicurezza del territorio - conclude - con l’obiettivo di sconfiggere il terrorismo».