Ladri d’auto in crescita, è allarme a Zibido San Giacomo

Preso di mira un parcheggio vicino a ristoranti molto frequentati

Tatiana Brizzi, della trattoria "Un pasto al volo", denuncia i troppi furti

Tatiana Brizzi, della trattoria "Un pasto al volo", denuncia i troppi furti

Zibido San Giacomo (Milano), 18 ottobre 2015 - Allarme per i furti d’auto in largo XXV Aprile. Topi d’auto in azione quotidianamente e commercianti preoccupati per i clienti in fuga perché troppo spesso restano vittime. Purtroppo ci sono alcune zone dove i furti d’auto sono un vero e proprio stillicidio quotidiano. Un incubo come quello che vivono Tatiana Brizzi, che lavora alla trattoria “Un pasto al volo”, i dipendenti degli altri due ristoranti della zona che si servono dello stesso parcheggio comunale e che devono subire i residenti della zona. Il parcheggio infatti, sprovvisto di controlli da ormai troppi anni, è diventato terra di conquista da parte dei ladri. Amministrazione comunale, polizia locale e carabinieri sono a conoscenza della problematica segnalata dagli stessi commercianti e anche da alcuni esponenti politici ma la situazione resta grave e insostenibile.

"Lavoriamo da  15 anni nella trattoria e non sappiamo quantificare quante volte il parcheggio che ospita le automobili e i furgoni dei nostri clienti che si fermano a pranzare da noi sia stato oggetto di furti e scassi alla luce del sole - spiega Tatiana Brizzi -. Il parcheggio che è di proprietà comunale e serve i tre ristoranti della zona, oltre ai residenti, è privo di telecamere e di altri modi di controllo. La sorveglianza della polizia locale è limitata ad alcuni passaggi proprio nelle ore calde ossia fra le 12 alle 13.30 ma questo non basta. I ladri appena il campo è libero, intervengono e rubano senza alcun problema. Poi sono i clienti che se la prendono con noi una volta subito i furti". I commercianti hanno chiesto al primo cittadino l’installazione di un sistema di videosorveglianza ma la risposta è stata che non ci sono soldi.

"Abbiamo proposto di far custodire il parcheggio, a pagamento, da qualche volontario del paese, ma ci è stata bocciata l’idea in partenza. I danni che vengono fatti alle autovetture e ai furgoni non sono  da poco. Spaccano i vetri, aprono i furgoni con il flessibile per asportare quanto più possono. I clienti e noi siamo esasperati, si consideri che la pausa pranzo dovrebbe essere un momento di tranquillità e invece siamo sempre in allerta. Il fatto che non venga preso abbastanza in considerazione il problema che ormai si protrae da anni e anni, ci demoralizza".