Il boss nei panni di una donna: provocazione antimafia multata

Bagarre tra il massmediologo Klaus Davi e il sindaco

Il manifesto che pubblicizza l'iniziativa di Klaus Davi

Il manifesto che pubblicizza l'iniziativa di Klaus Davi

Buccinasco (Milano), 14 dicembre 2017 - La battuta che gira in città farebbe anche ridere, se dietro non ci fosse il tema della ’ndrangheta e dell’etichetta di Platì del Nord che i boss hanno marchiato a fuoco nel paese alle porte di Milano, con almeno trent’anni di traffici di droga, omicidi e sequestri di persona. Quando sono apparsi ieri mattina una trentina di manifesti con il viso in versione femminile di Rocco Papalia, il boss della ‘ndrangheta in libertà vigilata, a casa da sette mesi dopo 26 anni di reclusione (su 124 da scontare, poi ricalcolati), il sindaco Rino Pruiti (lista civica) non ha riso, anzi, ha giudicato il gesto «senza senso, l’antimafia si fa con atti concreti». Poi, si è attivato per multare l’autore, il massmediologo Klaus Davi.

È stato lui ad appiccicare in giro per la città i cartelli con il volto di Papalia «in versione drag queen – ha precisato –. Secondo i magistrati i più importanti boss per sfuggire alle forze dell’ordine si travestono da donna. Ecco la versione femminile di Papalia». Una provocazione, dice, «per un tema di cui si parla troppo poco e per raccogliere fondi per una trasmissione che parlerà, appunto, di mafia». Ma rischia di diventare un boomerang il tentativo dell’opinionista: «Verrà sanzionato per affissioni abusive, la legalità vale per tutti. I soldi li investiremo nella nostra rassegna Buccinasco contro le mafie, con eventi nelle scuole», assicura Pruiti. Un bel gruzzolo, si parla di oltre 7mila euro che entrerebbero nelle casse comunali. Ed ecco la battuta di cui si parlava: «Visto il periodo, arriva Santa Klaus», ironizza qualcuno pensando al guadagno per il Comune. Anche se da ridere non c’è molto, soprattutto per la bagarre che è venuta fuori tra Davi e il sindaco. «Il comportamento di Pruiti è intimidatorio, mi fa più paura dei mafiosi. Così prende le parti di Papalia, dicendo «non voglio problemi dal boss»». Il sindaco sottolinea «l’illegalità del gesto». Ma Davi non si arrende: «Ce la vedremo in tribunale».