Buccinasco, il sindaco: "Accogliere i profughi è un dovere di tutti"

Proseguono le polemiche sull'ospitalità ai migranti

Il sindaco in aula con gli stranieri

Il sindaco in aula con gli stranieri

Buccinasco (Milano), 5 ottobre 2016 - Non accenna a rientrare l’emergenza profughi e i comuni dell’hinterland milanese, convocati nei giorni scorsi dal Prefetto di Milano, sono stati interpellati per sondare la disponibilità a farsi carico dell’ospitalità. È necessario un lavoro di squadra, una condivisione ragionata, è un "dovere di tutti – ha commentato il sindaco Giambattista Maiorano –. Il Prefetto ha lanciato un preallarme ai comuni invitandoli a una comprensibile condivisione dell’ospitalità dei profughi. Non è corretto che in pochi se ne facciano carico, anche dal punto di vista della sicurezza. Ognuno per le proprie possibilità deve fare uno sforzo per accogliere chi fugge da guerre e situazioni terribili". Non è la prima volta che il comune di Buccinasco si mette a disposizione: risale ad aprile la decisione di ospitare all’interno della villetta di via Nearco confiscata alla mafia un gruppo di minorenni stranieri non accompagnati, giunti in Italia sui barconi per fuggire da guerre ed epidemie. «I minori sono all’interno del progetto Sprar che non prevede spese da parte del comune – chiarisce Maiorano –. Se emergesse la disponibilità di altre associazioni a realizzare un progetto per altri profughi, appoggiandosi a strutture private, il Comune non farà mancare il suo supporto. Va sottolineato però che sui 134 comuni della Città metropolitana solo 30 si sono fatti carico. Il fenomeno va governato con un’accoglienza diffusa ed è necessario superare l’ipocrisia di chi non considera l’ipotesi accoglienza ma poi ha la pretesa di imporre il presepe nelle scuole, ignorandone il profondo significato". Nessuna ipocrisia, secondo l’opposizione: "Chi scappa dalle guerre e ottiene lo stato di rifugiato, secondo il Ministero, è solo il 5% dei migranti e va quindi aiutato – dichiara la Lega Nord locale –. Siamo contrari all’accoglienza indiscriminata, anche perché ci possono essere ripercussioni sulla sicurezza. Vigileremo. Riteniamo prioritaria la risoluzione delle problematiche abitative ed economiche dei cittadini italiani". Contro l’accoglienza indiscriminata anche Serena Cortinovi, di Fratelli d’Italia: "Massima disponibilità per chi fugge dalla guerra, che tuttavia rappresenta una minima percentuale dei tanti richiedenti. Per gli altri, non si ritiene opportuna l’ospitalità, data la situazione del nostro territorio che non è in grado di offrire quell’accoglienza decorosa dovuta a esseri umani".