Il Palio di Legnano entra nel vivo: le rivalità

Quella più evidente e rumorosa è fra San Domenico e Sant'Erasmo, ma anche i biancorossi di San Bernardino e i rossobiancorossi di San Magno non si risparmiano gli sfottò. Presa di mira praticamente da tutte le contrade è anche Legnarello, "Nonna del Palio"

San Domenico contro Sant'Erasmo

San Domenico contro Sant'Erasmo

Legnano (Milano), 14 maggio 2015 - Il Cane contro il Corvo: un duello infinito che infiamma ogni occasione ufficiale del Palio di Legnano. Ogni occasione è buona  per i contradaioli di San  Domenico e di Sant'Erasmo per provocarsi e prendersi in giro a colpi di cori più o meno ripetibili e di sfottò. Le rivalità fra contrade rappresentano il sale di ogni Palio e quello di Legnano di certo non fa eccezione. Rivalità storiche, la cui origine si perde nella notte dei tempi - testimonianze raccontano di un figurante di una contrada che, dopo aver rubato un foulard di un'altra compagine e averlo portato al campo dello stadio Mari lo calpestò davanti a tutti per sbaglio. Per placare le ire dei sostenitori dell'altra contrada, il figurante fu obbligato a chiedere scusa pubblicamente -, ma anche contrasti e riappacificazioni recenti. Fra le nemiche storiche di Sant'Erasmo, ad esempio, c'era Legnarello. Non che adesso le due contrade siano alleate, ma la rivalità con San Domenico è superiore. Rivalità che si è inasprita negli ultimi anni è anche quella fra San Martino e La Flora,  che ormai sono acerrime nemiche. San Bernardino non fa mistero di avere come rivale soprattutto San Magno. Quest'ultima non riscuote particolari simpatie neanche dalle parti del maniero di Sant'Ambrogio. Quello di Legnarello è un capitolo a parte: non vincendo da ormai 23 anni, è la compagine che viene maggiormente presa di mira dagli sfottò.