Sant'Erasmo, il gran priore incalza: "Con privati e pubblico l'arena si può fare" / FOTO

All'investitura di Sant'Erasmo tante emozioni, ma anche progetti concreti. Come quella della pista e della nuova struttura al Castello

La reggenza di Sant'Erasmo

La reggenza di Sant'Erasmo

Legnano (Milano), 9 aprile 2017 - Emozioni e suggestioni, ma anche piedi ben piantati per terra e pensiero rivolto a progetti concreti, come quello dell'ormai nota arena davanti al Castello. L'investitura religiosa della reggenza di Sant'Erasmo ha rappresentato un momento di convivialità e di buoni sentimenti, soprattutto nel momento della consegna del Corvo d'oro, il premio che ogni anno viene consegnato a un contradaiolo che più di altri si è distinto nella vita di contrada, a Gabriele Andriolo, da tempo punto di riferimento per il trucco e le acconciature di castellane e figuranti nella sfilata storica dell'ultima domenica di maggio. Si è però parlato anche dell'arena: "Con partnership private e la collaborazione del Comune il progetto si potrebbe sostenere" ha spiegato il gran priore Franco Gavosto. "Ho un sogno che è il sogno che il Palio ha da 70 anni: correre al Castello" ha sottolineato il gran maestro del Collegio dei capitani e delle contrade Alberto Oldrini.  "Ben venga una struttura che possa ampliare ulteriormente il Palio, mi auguro che si possa dimostrare la sostenibilità di questo progetto" ha commentato il Cavaliere del Carroccio Mino Colombo.

Intanto a rintuzzare le rivalità in vista della corsa ippica del 28 maggio ha pensato Francesco Rimoldi, capitano che con la castellana Monica Caironi completa la reggenza: "Il Palio è un gioco che impegna tempo, fatica, risorse economiche. Chiedo quindi a tutte le contrade di farlo con il sorriso sul volto. Tranne a maggio. A maggio non si scherza...".