Sesto, l'Arci pagherà le bollette arretrate del Carroponte

Salva la prossima stagione di concerti

L'arena di via Granelli

L'arena di via Granelli

Sesto (Milano), 26 gennaio 2018 - La stagione 2018 del Carroponte ci sarà. E si farà sempre sotto il marchio di Arci Milano. L’amministrazione ha firmato in questi giorni un accordo transattivo con l’operatore, che rischiava di vedersi risolvere anticipatamente il contratto di concessione dello spazio di via Granelli. Nessuna decadenza della convenzione, ma un punto di arrivo sull’ormai noto affaire bollette. Arci si è impegnata a pagare subito 70mila euro a titolo di acconto. Il conguaglio avverrà al termine della concessione, vale a dire entro il 31 dicembre di quest’anno. I consumi relativi al 2018 saranno pagati direttamente all’ente fornitore dell’energia elettrica dall’associazione, che effettuerà l’allacciamento al contatore esistente e a uno nuovo da installare e la volturazione a sé dell’utenza. Sulla base della bolletta di quest’anno, saranno effettuate le stime per gli arretrati da saldare. Che, in ogni caso, saranno più alti di quanto proposto da Arci, che quest’estate avanzava il versamento di soli 55.209,13 euro in due tranche.

Secondo i calcoli del Comune, dall’inizio della concessione (26 aprile 2010) al 31 dicembre 2016 l’importo da addebitare per l’energia elettrica è pari a 260.835,37 euro, finora anticipati dal Comune ma mai richiesti e quindi mai rimborsati nonostante da contratto siano a carico del gestore. Soltanto lo scorso 4 luglio, gli uffici richiedevano ad Arci il pagamento della somma, emettendo la maxi fattura. A quel punto è scattata la richiesta di rateizzazione con annessa contestazione: la perizia di parte, redatta dall’ingegner Daniele Colombelli individua in appena 55mila euro la somma dovuta. Un «metodo di calcolo, quello utilizzato, alquanto discutibile», afferma il settore Demanio che ha smontato l’analisi svolta sotto vari aspetti. «Si evince con chiarezza che gli estensori non hanno esaminato l’impianto nel dettaglio e che anzi ne ignorano la struttura».

Ad esempio, non verrebbe mai citato neanche un solo dato di potenza o di ore di funzionamento di macchinari presenti, «dimostrando di ignorarne perfino il numero e le funzioni. La differenza rispetto alla stima fatta dal Comune, pari a quasi l’80% in meno, non solo appare inverosimile, ma risulta in netta contraddizione con la giustificazione addotta dall’associazione negli anni scorsi per non allacciarsi al contatore da 100 kw installato prima dell’avvio della stagione 2015 e cioè l’insufficiente potenza di tale contatore rispetto al volume di energia elettrica usata per le attività organizzate nell’area Carroponte». Intanto, il 15 febbraio è fissata l’udienza al tribunale di Monza su ricorso presentato da Arci.