Sesto, sgominata banda che rubava furgoni per rivendere i pezzi in Nord Africa: 7 arresti

Il sodalizio era composto da egiziani e italiani, nel mirino mezzi di lavoro ma anche auto di lusso

Motrici di camion rubati

Motrici di camion rubati

Sesto San Giovanni (Milano), 20 febbraio 2018 - Rubavano furgoni e mezzi di lavoro per ricavarne pezzi di ricambio che spedivano in Nord Africa dove il mercato degli “accessori usati” è in costante crescita. I carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni hanno stretto le manette ai polsi a una organizzazione internazionale di malviventi composta da almeno 7 persone, 5 di origine egiziana e 2 italiani, tra i 31 e i 56 anni di età. Sono ritenuti a vario titolo responsabili di associazione per delinquere finalizzata al furto, alla ricettazione e al riciclaggio di automezzi.

L’attività investigativa, condotta anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, ha consentito di individuare i membri della banda che potevano disporre di ben due magazzini, a Milano e Calcinato (Brescia), utilizzati come rimessa e luogo di smontaggio dei mezzi rubati. La loro specializzazione era il furto di di mezzi da lavoro, anche se a giudicare dalle numerose carcasse recuperate, non disdegnavano nemmeno le auto di lusso dalle quali smontavano pezzi di carrozzeria e motori. Tutti i pezzi di ricambio venivano sistematicamente spediti in Nord Africa come rottami, per poi essere rivenduti come accessori per il mercato locale. Le indagini dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sesto San Giovanni, coordinate della Procura della Repubblica di Monza, erano partite nel 2016 in seguito al furto di un autocarro a Sesto San Giovanni. L’acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza aveva permesso di appurare come, sia nel corso del furto, sia nel successivo transito del mezzo attraverso il casello autostradale di Monza, fosse sempre presente una automobile scura, che si è poi appurato essere in uso alla banda.

Nei mesi successivi vennero arrestati in flagranza altri due cittadini egiziani, sorpresi a smontare veicoli rubati, e un italiano per spendita di banconote contraffatte, mentre un secondo italiano, titolare di uno dei capannoni usati come base, è stato denunciato in stato di libertà per ricettazione. L'altra mattina è scattato il blitz che ha sgominato la banda.