Sindache Pd minacciate, in 200 al presidio di solidarietà

Sesto, parlametari e cittadini in piazza della Resistenza per esprimere vicinanza alle amministratrici insultate sul web per la firma del patto di accoglienza ai migranti

L'intervento di Monica Chittò durante la manifestazione. A destra, Siria Trezzi

L'intervento di Monica Chittò durante la manifestazione. A destra, Siria Trezzi

Sesto San Giovanni (Milano), 27 maggio 2017 - Almeno 200 persone hanno partecipato, in piazza della Resistenza a Sesto, al presidio di solidarietà organizzato dal Pd per le sindache e le amministratrici del centrosinistra minacciate e insultate via Facebook dopo la marcia pro migranti di sabato scorso e aver firmato a Milano il patto per l'accoglienza. Nel mirino degli hater - uno dei quali, un 24enne, identificato e denunciato - erano finite Monica Chittò (Sesto San Giovanni), Siria Trezzi (Cinisello Balsamo), Mara Rubichi (vice sindaco Cesano Boscone).

Tra le persone che hanno voluto esprimere vicinanza alle amministratrici, alle quali è arrivato persino l'augurio di essere stuprate, c'era anche Antonio Foderaro, l'esponente del Movimento 5 Stelle che sarà avversario del sindaco uscente alle imminenti amministrative. Presenti in piazza anche parlamentari del Pd (Simona Malpezzi, Franco Mirabelli, Paolo Cova) e il segretario del Pd metropolitano, Pietro Bussolati. "L'odio e le minacce - ha detto Bussolati - non ci fanno paura. In tanti oggi, uomini e donne, siamo scesi in piazza al fianco delle nostre amministratrici, per dire loro che non sono sole. Questa battaglia la combattiamo insieme, con la cultura della partecipazione e la diffusione dei diritti". 

"L''aggressività sui social - ha sottolineato il sindaco di Cinisello Balsamo - l'abbiamo sottovalutata ma si può trasformare in una aggressività di gesti. Un post con nome e cognome, con delle minacce, equivale a una lettera che ti arriva a casa". Secondo Chittò invece: "Attaccano pesantemente le donne e non è un caso, perché credono che la donna sia la figura più debole. L'unico sentimento possibile di fronte a questo deve essere l'indignazione di tutti, uomini e donne".