Esplosione palazzina a Sesto, indagine completata

La squadra giudiziaria dei vigili del fuoco ha stilato la relazione per la Procura. Atteso in settimana il via libera al dissequestro della palazzina

L'ultimo piano in via Villoresi

L'ultimo piano in via Villoresi

Sesto San Giovanni (Milano), 21 gennaio 2018 - Una settimana dopo lo scoppio avvenuto all’alba di domenica scorsa, la palazzina di via Villoresi 47 è un edificio quasi spettrale. Ancora vuoto e isolato dalle forze dell’ordine per motivi di sicurezza, rimarrà inabitabile ancora per un lungo periodo, almeno fino a quando non sarà stato completamente bonificato il quinto e ultimo piano, che oggi appare devastato e desolato come un edificio in una terra di guerra.

Nei giorni scorsi i vigili del fuoco hanno rimosso gli ultimi pezzi pericolanti dell’ultimo piano e “impacchettato” il tetto per proteggerlo dalle intemperie. Contestualmente, la squadra giudiziaria dei vigili del fuoco ha completato la sua indagine sul piano in cui è avvenuto lo scoppio e più in generale in tutto l’edificio. Ha redatto una complessa relazione nella quale sono stati indicati tutti gli elementi che potranno condurre il pubblico ministero di Monza Salvatore Bellomo e gli investigatori della polizia di Sesto San Giovanni a scoprire la verità su quello scoppio. Si è trattato di un incidente imprevedibile o della conseguenza di un errore o di una negligenza umana? Questo dovrà dire l’inchiesta aperta al Tribunale di Monza.

Proprio dal tribunale già all’inizio di questa settimana è atteso il dissequestro della palazzina. Sarà raggiungibile, ma solamente per poter consentire ai tecnici di eseguire le prime prove strutturali e la verifica dello stato degli impianti. Si tratta del primo passo indispensabile per poter consentire il ritorno dei residenti. Una volta compresa la stabilità della struttura saranno individuate tutte le parti dell’edificio irrimediabilmente ammalorate e dunque da abbattere. È certo che l’intero quinto piano sarà smontato. Sarà poi cura dei proprietari decidere se ricostruire quegli appartamenti devastati dall’esplosione del gas. L’assessore Claudio D’Amico è ottimista per il rientro in casa delle famiglie dei piani più bassi. Forse potrà avvenire entro poche settimane. Sul fronte delle indagini, una volta acquisite le risultanze dell’ispezione compiuta dai vigili del fuoco dovrà essere valutato lo stato di conservazione degli impianti. Si ricorda che la palazzina risale al 1955. Anche su questo aspetto gli investigatori stanno indagando e pare abbiano ricevuto precise informazioni da parte delle persone coinvolte.