Dà in escandescenze armato di una catena e distrugge le vetrine dei negozi del Rondò

È partito dalla stazione di piazza Primo Maggio per risalire lungo tutto viale Casiraghi, seminando paura e distruggendo tutto quello che trovava davanti a sé

L'arrivo della polizia

L'arrivo della polizia

Sesto San Giovanni, 27 giugno 2016 - È partito dalla stazione di piazza Primo Maggio per risalire lungo tutto viale Casiraghi, seminando paura e distruggendo tutto quello che trovava davanti a sé: le auto parcheggiate, le vetrine dei negozi, la cabina telefonica al Rondò in viale Casiraghi e pochi metri prima il gazebo del bar Le Vele. Poi si è diretto in via Marconi e lì ha continuato il raid contro le auto in sosta e la farmacia De Carli. Con una violenza inaudita, un egiziano ha vandalizzato due quartieri interi. In evidente stato di agitazione, probabilmente dovuto all’alcol, l’uomo ha devastato le vetrine degli esercenti del Rondò e una cinquantina di veicoli, utilizzando una catena di ferro.

«La faceva roteare come un foulard. Anche quando sono arrivate le forze dell’ordine e l’ambulanza, che hanno faticato per contenerlo e portarlo via», raccontano i testimoni dell’atto vandalico, andato in scena verso le 6 di ieri. «Con la catena in mano, urlava e spaccava tutto. Solo in via Marconi ha danneggiato 11 auto», spiega una signora. «Sono una negoziante del Rondò, in via Marconi 14. Sono appena stata a denunciare il fatto. La mia vetrina è stata praticamente distrutta», commenta Valentina Baroni, titolare del Games Academy. A lanciare l’allarme sono stati i residenti, svegliati di prima mattina dalle grida dell’egiziano e dai rumori dei vetri rotti. «Ero già in giro per portare fuori il mio cane quando me lo sono trovato davanti. Ho avuto una gran paura e ho subito cambiato strada, terrorizzata», racconta una ragazza.

Il raid dell’extracomunitario si è concluso a pochi metri di distanza da piazza Trento e Trieste, quando sul posto sono arrivate una pattuglia della polizia di Stato e un’ambulanza. Gli agenti del commissariato e gli operatori sanitari hanno dovuto faticare per calmarlo e portarlo via. Ora dovrà rispondere di danneggiamento e atti vandalici.