Ha un aneurisma da operare ma lo scambiano per ubriaco

Bresso, l'esposto dei genitori di un 18enne al 118 e al Bassini

L'ospedale di Cinisello

L'ospedale di Cinisello

Bresso (Milano), 24 aprile 2016 - Entrato al Pronto soccorso del Bassini come ubriaco o drogato, ne è uscito sedato su un’ambulanza che a sirene spiegate lo ha portato al San Raffaele per un’operazione d’urgenza a un aneurisma cerebrale. La disavventura Gerry (18 anni, bressese di famiglia sudamericana) ha lasciato un po’ di amaro in bocca ai suoi familiari,che hanno deciso di scrivere un esposto sia alla Direzione sanitaria del Bassini sia alla direzione di Areu Lombardia. È il 4 marzo: il ragazzo rientra in casa intorno alle 20.30. «Stava bene. Abbiamo parlato un po’, poi è andato in stanza», racconta la madre. Che pochi minuti dopo trova il figlio svenuto in bagno: quando Gerry riprende conoscenza inizia a vomitare e fatica a tenere desta l’attenzione. E così la donna allerta il 118. I soccorritori arrivano e, una volta constatato che i parametri vitali sono in linea, puntano sull’ipotesi dello stato di ebbrezza. «Mi dicevano che forse aveva bevuto o preso qualche droga». La madre chiama gli amici di Gerry che la rassicurano. Su invito della donna i paramedici portano il giovane al Bassini, dove viene accolto intorno a mezzanotte e visitato ripetutamente. I medici continuano a tenere buona l’ipotesi dell’abuso di alcol o di qualche stupefacente.Alle 6 il 18enne viene portato a fare una Tac da cui emerge la presenza di un’emorragia cerebrale.

Ecco allora la decisione dell’ospedale di spostare il paziente in un centro specializzato per l’operazione d’urgenza. «Io lo sapevo che non era ubriaco, ma nessuno mi credeva – ripete la madre – Ho dovuto persino portarlo giù io dalle scale di casa perché quelli del 118 erano convinti fosse solo una sbornia.Non vogliamo fare una causa legale, ma chiediamo solo di indagare perché a nostro avviso il personale non è stato fin dall’inizio all’altezza della situazione. Dalla Regione è arrivata subito una telefonata per cercare un incontro con la famiglia e chiarire tutte le dinamiche di quel 4 marzo. Dal Bassini dicono: «Sono in corso tutti gli accertamenti per approfondire quanto segnalato. A una prima verifica risultano rispettati i protocolli e le linee guida del Pronto Soccorso».