Scandalo Asm: Tedesi risponde al gip e intanto spuntano nuovi indagati

Pavia, sotto la lente un bonifico e un assegno postale firmati dall’ex dg

Claudio Tedesi, ex Direttore Generale Asm

Claudio Tedesi, ex Direttore Generale Asm

Pavia, 11 febbraio 2016 - Ascoltato anche l’ex direttore generale Claudio Tedesi, proseguono le indagini sui quasi 2 milioni di euro fatti uscire dalle casse di Asm Pavia e Asm Lavori, con nuove convocazioni. E nuovi indagati. E si complica la posizione dell’ex direttore amministrativo Pietro Antoniazzi, per un biglietto che avrebbe tentato di consegnare al cognato in visita in carcere lo scorso novembre.

Nell’ultimo degli interrogatori di garanzia ai quattro destinatari della misura cautelare eseguita mercoledì scorso, ieri è stato il turno di Tedesi, unico ai domiciliari. "Ha risposto a tutte le domande – riferisce l’avvocato difensore, Matteo Uslenghi di Milano – in maniera ferma e convinta, ricostruendo la vicenda per il suo punto di vista, ripartendo dall’esposto che lui stesso aveva presentato in Procura". Fatto quest’ultimo già giudicato ininfluente dalla Procura, che lo aveva interpretato come una diretta conseguenza del cambio del Cda voluto dalla nuova amministrazione comunale. In ogni caso a Tedesi vengono contestate due firme, una sull’unico bonifico partito dall’Asm e incassato da Antoniazzi, l’altra sul primo degli assegni postali.

Proprio su quest’assegno Antoniazzi, come riportato nell’ordinanza della misura cautelare, aveva dichiarato che era stato inizialmente firmato sia dal presidente di Asm Giampaolo Chirichelli, sia dal dg Tedesi, come il primo bonifico, ma era stato rifiutato il pagamento da parte delle Poste, perché l’unica firma depositata su quel conto sarebbe stata quella di Chirichelli, che lo avrebbe dunque dovuto rifare. Agli atti comunque risulterebbe incassato l’assegno con la doppia firma. "Senza entrare in dettagli tecnici – riferisce l’avvocato Uslenghi – il mio assistito ha ricostruito la cosa in modo decisamente diverso, suffragato dal materiale documentale in possesso della Procura. Rispetto alle ricostruzioni di Antoniazzi, sono state fatte una serie di correzioni importanti, che ora gli inquirenti dovranno valutare".

Per chiarire ogni aspetto, dalla Procura sono partite le convocazioni, per domani, delle altre persone che in Asm ne sarebbero state a conoscenza, in modo più o meno consapevole. Tutti i dirigenti dei settori coinvolti nelle carte delle note di credito, oltre all’ex vicepresidente di Asm Pavia Matteo Mitziopoulos, l’ex procuratore speciale di Asm Donato Scova, l’ex procuratore speciale di Asm Lavori Maurizio Lazzari. In alcuni casi, nelle convocazioni viene precisato di presentarsi con l’avvocato, quindi non solo come persone informate sui fatti, ma come indagati. Nel frattempo, altre indagini sarebbero in corso su Antoniazzi, per il biglietto che lo scorso novembre avrebbe tentato di consegnare al cognato in visita in carcere: si farebbe riferimento a operazioni illecite, per cifre di milioni di euro, con indicazioni su quel che il cognato avrebbe dovuto fare mentre lui era in carcere.