Vincenza, l'ex maratoneta è immobilizzata: "Sto morendo e non si sa perché"

L’azzurra Vincenza Sicari, 37 anni, afflitta da una malattia misteriosa

Vincenza Sicari, 37 anni, durante la sua carriera

Vincenza Sicari, 37 anni, durante la sua carriera

Pavia, 17 luglio 2016 - «Sto morendo, aiutatemi! Voglio la verità sulla mia malattia». È quasi un messaggio in bottiglia quello che lancia Vincenza Sicari, atleta lodigiana di 37 anni attualmente ricoverata all’istituto neurologico Mondino di Pavia. Da tre anni fa, quando ha cominciato ad accusare una spossatezza e una febbriciattola, è andata sempre peggiorando, ma non si sa quale sia la causa: «Mi hanno riscontrato un tumore al Timo per il quale sono stata operata – dice – però la situazione non è migliorata».  Eppure Vincenza che ha alle spalle una bellissima carriera sportiva nella maratona, da quasi un anno è immobilizzata in un letto. È passata da un ospedale all’altro: prima Pisa poi l’ospedale militare del Celio a Roma, quindi il Mondino. E chiede aiuto. «Non voglio morire – ripete Vincenza ai suoi amici –, ma se muoio dovete andare avanti per coloro che hanno la mia stessa malattia». Oggi la 37enne muove solo le braccia e fatica anche a respirare perché i muscoli si sono indeboliti: «Non mi riconosco più nel mio fisico di atleta – dice –. Non ce la farò mai, se non si sbrigano rischio di rimetterci la vita». L’unico mezzo con il quale comunica con l’esterno è il suo cellulare, i social seguono con attenzione il suo caso e gli amici non la abbandonano. Ieri sono stati tutto il pomeriggio a farle compagnia in camera. Ma anche i medici cercano di prodigarsi per salvare la vita a una donna che è arrivata a pesare meno di 40 chili per una malattia misteriosa.

Claudio Mariani, responsabile del reparto di Neurologia dell’ospedale Sacco di Milano che l’ha dimessa con una diagnosi di miopatia, ha chiesto al sottosegretario del ministero della Salute, Vito De Filippo di istituire una commissione medica per fare chiarezza definitiva sul caso di Vincenza Sicari. E anche la Fidal (federazione italiana di atletica leggera) a fine giugno scorso ha inviato al ministro Beatrice Lorenzin una lettera nella quale il presidente Alfio Giomi chiedeva un suo intervento per riassumere il lungo iter della Sicari negli ospedali. La stessa Vincenza Sicari ha chiesto l’intervento del ministero: «Cerco una struttura in grado di ripetere gli esami e andare avanti con la ricerca per capire di che patologia neuromuscolare sono affetta e che venga fatta chiarezza su questo assurdo caso – ha scritto l’atleta –. Insieme al professor Mariani avevamo valutato alcuni validi centri di ricerca e sicuramente avevano la possibilità di fare esami diversi. Vi chiediamo di aiutarci a trovare subito una soluzione perché le mie condizioni peggiorano giorno per giorno e non posso più aspettare». Mentre i medici e il ministero cercano una soluzione, sulla pagina Facebook di Vincenza piovono messaggi d’incoraggiamento. E Vincenza continua a correre per vincere la gara più importante, la maratona della vita.