Litigano a colpi di catena e coltello: in due finiscono al pronto soccorso

Vigevano, feriti un 24enne marocchino e un 44enne italiano

Entrambi si sono  presentati in pronto soccorso per farsi medicare

Entrambi si sono presentati in pronto soccorso per farsi medicare

Vigevano, 28 febbraio 2017 - Sono arrivati al pronto soccorso dellospedale di Vigevano all’alba di domenica a pochi minuti l’uno dall’altro. Entrambi perdevano sangue a causa di alcune ferite da arma da taglio, una circostanza che ha richiesto di informare immediatamente i carabinieri. E sono stati proprio i militari, che hanno poi denunciato i due uomini per lesioni aggravate a porto di oggetti atti ad offendere, a ricostruire come sono andate le cose.

Intorno alle 5 i due si sono affrontati in via Scapardini, una laterale di via del Carmine, non lontano dalla stazione ferroviaria, al termine di una lite che gli investigatori suppongono essere scaturita nell’ambiente dei consumatori di droga. N.A., 24 anni, marocchino, in Italia senza permesso di soggiorno e domiciliato in città è stato aggredito da A.A., 44 anni, pregiudicato italiano residente a Vigevano che prima lo ha colpito alla testa utilizzando una grossa catena munita di lucchetto e poi con un coltello a serramanico con una lama di 8 centimetri che sono stati ritrovati poco dopo dai carabinieri nel corso di un sopralluogo, nascosti in un tombino. L’extracomunitario deve avere reagito visto che anche il suo aggressore è rimasto ferito. 

Anzi, mentre il maghrebino dopo le prime cure del caso è stato dimesso, per l’italiano si è reso necessario il ricovero per ulteriori accertamenti. Entrambi sono stati giudicati guaribili in 10 giorni. Le indagini devono ora stabilire quale siano state le reali cause del litigio che ha coinvolto i due e verificare che all’episodio non abbiano partecipato o assistito altre persone. La zona nella quale è avvenuta l’aggressione è una di quelle dove si registra la maggior presenza di cittadini stranieri e che nel tempo è diventata, grazie alla sua vicinanza con lo scalo ferroviario, uno dei punti privilegiati per lo spaccio di droga in città.