Monza, il Villaggio per i malati di Alzheimer corre più veloce della burocrazia

Fine lavori a dicembre poi i tempi delle autorizzazioni di Ats e Regione

Roberto Mauri col governatore Maroni

Roberto Mauri col governatore Maroni

Monza, 24 settembre 2017 - "Il Paese ritrovato", destinato ai malati di Alzheimer e demenze, punta dritto alla meta dell’apertura nella primavera 2018. "Siamo nei tempi - ha assicurato Roberto Mauri, presidente della Cooperativa La Meridiana Due, titolare del progetto - abbiamo detto un anno di lavoro e si vede la fine lavori per il 31 dicembre. Poi si tratterà di passaggi autorizzativi con Ats e Regione Lombardia".

Questo il riepilogo dello stato dell’arte svoltosi nei giorni scorsi a Casa San Pietro, quartier generale della Meridiana Due. Il più preoccupato è stato il vicepresidente regionale  Fabrizio Sala che ha bonariamente invitato Mauri a rallentare i lavori: infatti come succede sempre più spesso in Sanità i privati formulano progetti sulle necessità concrete del territorio, ma le istituzioni non sono ancora pronte a sostenerli dal punto di vista burocratico e normativo, per arrivare a un accreditamento.

"Il modello ci interessa ed è importante - ha assicurato il vice governatore di Regione Lombardia - ma non ci aspettavamo uno sviluppo così veloce e dobbiamo proporre dal punto di vista amministrativo un modello Monza riproducibile in altre realtà italiane". Intanto l'emergenza incalza, perché secondo i dati dell’Ufficio invalidi civili, solo nel territorio della ex Asl Monza e Brianza le persone con demenza sono 7298, pari al 4.5% di tutta la popolazione anziana. In Lombardia sono circa 80mila i malati di Alzheimer e demenza senile, cioè il 13% del totale nazionale. Il villaggio ritrovato è un complesso residenziale tra viale Elvezia e viale Cesare Battisti, adiacente alla Residenza San Pietro. È stato progettato in collaborazione con il Politecnico di Milano per creare un’area di otto palazzine ciascuna con 8 appartamenti per un totale di 64 ospiti, una piazza centrale con vicoli di collegamento tra le varie case, spazi esterni di ritrovo e aggregazione: il bar, il parrucchiere, il minimarket, la chiesa, il teatro, il cinema, la palestra, spazi verdi in cui svolgere attività fisica, terrazze con piccole passeggiate, un giardino multisensoriale e un parco giochi per bambini, aperto alla città.

Con l'istituto di Bioimmagine e Biologia molecolare sono stati studiati i colori-guida per interni ed esterni; profumi per stimolare i ricordi tramite l’olfatto, luci che guidano al riposo e all’attività. Come spiega Marco Fumagalli, dello staff tecnico: "Abbiamo voluto creare un contesto in cui le persone avessero dei punti di riferimento multisensoriali per potersi muovere da soli in sicurezza e libertà". Il progetto costa circa 9 milioni di euro, di cui 6 già finanziati da alcune famiglie di benefattori monzesi, più Fondazione Cariplo e Fondazione Comunità Monza e Brianza. Ne mancano ancora 3, per i quali Mauri ha fatto appello a Regione e Comune di Monza, a cui ha proposto la "Dementia friendly community" (ideata dalla Federazione italiana Alzheimer), cioè una comunità amica delle persone con demenza, come già avviene ad Abbiategrasso e Albino (Bergamo), in cui la città, sentiti i malati e i loro familiari, organizza attività ed eventi che coinvolgano anche questa fascia di popolazione più fragile. La Meridiana ha previsto anche uno Sportello di ascolto per orientare le famiglie ai servizi presenti sul territorio.È stato istituito un Comitato di garanzia, presieduto da Giovanna Forlanelli, vice presidente Andrea Flumiani, per la massima trasparenza anche delle piccole donazioni. Infatti si può sostenere Il Paese Ritrovato tramite il conto corrente postale n° 2313160; bonifico bancario a La Meridiana Due Scs Iban: IT87N0521601630000000003717; oppure con donazione online con carta di credito direttamento dal sito www.cooplameridiana.it, tramite PayPal.