In Valassina limite di velocità rialzato a 110 chilometri l'ora fra Monza e Verano

Il nuovo limite rialzato nel tratto fra Monza e Verano Brianza. Poi, quando la Statale 36 passa da tre a due corsie, si torna ai 70 all'ora

Nuovi limiti di velocità in Valassina

Nuovi limiti di velocità in Valassina

Monza, 20 ottobre 2016 - Sono passati 80 giorni, dal 1° agosto a 19 ottobre. Tanto è bastato ad Anas per tornare sui suoi passi e riportare il limite di velocità nel tratto brianzolo tra Monza e Verano Brianza sopra i 100 chilometri all’ora. Da ieri infatti, la vita degli automobilisti che percorrono il tratto a tre corsie su entrambe le carreggiate torna ad essere "più normale". E puntuali come un orologio, ieri mattina sono anche apparsi i nuovi cartelli con nuovo limite dei 110 all’ora.

Una novità assoluta per la Statale dove fino a luglio il limite era fissato a 100 chilometri orari. Da ieri si potrà andare 10 chilometri orari più veloci. Grazie ai lavori di riqualificazione, in particolare dell’asfalto, effettuati nelle ultime settimane. Appena varcato il confine di Giussano, quando le corsie da tre diventano due, si torna ad un’andatura più bassa. Complice, il famigerato curvone di Briosco, e il tratto ondulato con curve che con la pioggia diventano insidiose, tra Verano Brianza e Veduggio, il limite è rimasto invariato dopo la drastica riduzione di velocità dello scorso 1° agosto e frenare fino a 70 chilometri orari perché qui gli Autovelox ci sono. Bisogna anche ricordare che oltre al buon senso e soprattutto alla sicurezza tante volta invocata, per una buona parte degli utenti della «Valassina», il nuovo limite sarà soltanto un ufficializzare qualcosa di assodato.

Complice la quasi assoluta assenza di controlli elettronici della velocità, a 110 (e anche di più) sulla Strada Statale 36 si va da sempre. Certo, quando il traffico lo permette: la Statale è infatti la strada più congestionata di tutto il Nord Italia. Secondo i dati dell’Osservatorio traffico Anas raggiunge punte di 115mila veicoli in transito al giorno, 90mila di media, cioè 4.800 all’ora, 80 al minuto, 1,3 al secondo.

Queste le punte di traffico rilevate dall’Osservatorio: 82.300 a novembre 2015, 85.700 a dicembre, 82.500 a gennaio 2016, 84.500 a febbraio, 115mila a marzo, 83.500 ad aprile, 85.900 a maggio, 107mila a giugno, 110mila a luglio, 75mila ad agosto e 82.600 a settembre. Numeri che oltre al traffico sono sinonimo con incidenti, con una media di quindici al chilometro (e in tutto sono 141), per un totale di 2.115 all’anno. Ma c’è da dire che il tratto a tre corsie, da Monza a Verano è il più sicuro: non è così nella parte lecchese della Statale dove nel 2015 ci sono stati 5 morti e 458 feriti. La differenza la fanno soprattutto le due corsie nel tratto lecchese invece che tre in quello in provincia di Monza e Brianza e la presenza delle gallerie sempre nel tratto extra provincia a Nord di Monza.

E i soldi spesi per i cartelli? «I cartelli da 90 all’ora saranno riutilizzati  in altri tratti della Statale, non saranno buttati via», dicono dalla società. Verosimilmente saranno installati più a nord, oltre Verano, dove il nuovo limite era stato abbassato a 70 all’ora tra le proteste.