Elezioni comunali a Lissone, Monguzzi di nuovo sindaco: ecco cosa farò

Le urne riconfermano per un secondo mandato il sindaco uscente Concetta Monguzzi. Nel giro di un paio di settimane la nuova Giunta

Lissone, Monguzzi e i candidati del centrosinistra festeggiano sotto il Comune

Lissone, Monguzzi e i candidati del centrosinistra festeggiano sotto il Comune

Lissone (Monza e Brianza), 27 giugno 2017 - Lissone ha scelto di nuovo Monguzzi. Sarà nuovamente il primo cittadino uscente Concetta Monguzzi a ricoprire la carica di sindaco della città per i prossimi 5 anni, da qui al 2022. Un risultato che la portacolori del centrosinistra legge come un premio per i cambiamenti introdotti nel governo del territorio e un invito a continuare sulla medesima strada. Tempo un paio di settimane e i lissonesi dovrebbero conoscere la nuova Giunta: alcuni degli attuali assessori dovrebbero essere riconfermati, ma ci saranno anche altri volti, con l'obiettivo dichiarato di far crescere una leva giovane di amministratori locali. Monguzzi, insegnante di scuola elementare e già alla guida di Lissone dal 2012 con una coalizione composta da Pd, liste civiche e forze di sinistra, ha vinto il ballottaggio di domenica con il 52,92%, pari a 7.721 voti. Il candidato unitario del centrodestra, Fabio Meroni, si è fermato al 47,08% con 6.870 preferenze. Il risultato è arrivato dopo un testa a testa in cui Monguzzi è però sempre rimasta davanti, grazie a un margine che alla fine ha raggiunto 851 voti (pari al 5,84%). Due settimane fa, al primo turno, la candidata del centrosinistra era stata distanziata da Meroni con 431 preferenze in più per quest'ultimo (6.862 per il segretario locale della Lega, 6.431 per il sindaco uscente): in quindici giorni di campagna elettorale tra una chiamata alle urne e l'altra Monguzzi ha recuperato 1.282 voti al suo avversario.

La neo-rieletta sindaco ha vinto in 27 sezioni su 36, Meroni in 8 sezioni. In un seggio, invece, i due candidati sono risultati assolutamente alla pari, 50% contro 50%, con 184 voti a testa: è successo alla scuola Tasso, nella sezione 34, che copre la zona tra la stazione Fs e il centro sportivo. Come già il primo turno, anche il ballottaggio è stato caratterizzato da una fortissima astensione: si è recato a votare solo il 42,35% degli aventi diritto, 14.888 lissonesi sui 35.156 chiamati a esprimere la loro preferenza, ben 2.762 in meno rispetto a quindici giorni fa, quando si superò la soglia del 50% solo per un paio di decimali.

Ora a comporre il prossimo consiglio comunale della città saranno 24 eletti: la maggioranza sarà formata da 5 consiglieri del Pd, ossia - in ordine di preferenze personali raccolte - Elio Talarico, Renzo Perego, Maria Volontè, Mariuccia Brusa e Domenico Colnaghi; 3 rappresentanti della lista civica "Il Listone", ovvero Marino Nava, Patrizia Dassi e Daniele Mariani; 6 esponenti della civica "Concetta Monguzzi Sindaco", e cioè Alessandro Merlino, Alessia Tremolada, Anny Mariani, Simona Monguzzi, Anna Napolitano e Simone Ravasi; il capolista della civica "Lissone Bene Comune" Giovanni Angioletti. L'opposizione sarà invece rappresentata, insieme a Fabio Meroni, da 3 eletti della Lega Nord, ossia Daniela Ronchi, Ambrogio Fossati e Carlo Erba; da 2 esponenti di Forza Italia, Ignazio Lo Faro e Daniele Fossati; da Ruggero Sala per la lista civica "Per Lissone Oggi", da Roberto Perego per la coalizione civica "Lissone in Movimento-Lissone Futuro" e da Emanuele Sana per il Movimento 5 Stelle.

"Per noi si tratta di un bel risultato - ha commentato oggi Monguzzi -, al di là della bassa affluenza, che è stato un dato generale in Italia. Lissone ci ha premiato rispetto al cambiamento messo in atto in questi anni e ci ha ridato fiducia per andare avanti, mentre dall'altra parte c'era un tornare indietro, al passato. Il cambiamento è un processo lungo, e su tale strada proseguiremo. Abbiamo saputo recuperare voti facendo una campagna elettorale porta a porta, siamo andati strada per strada, casa per casa, citofonando alle persone e parlando con la gente. Siamo riusciti a recuperare in seggi dove due settimane fa eravamo in svantaggio e abbiamo guadagnato anche dove già eravamo forti. Da oggi si ricomincia, si riparte da dove abbiamo lasciato nei giorni scorsi: abbiamo tanti progetti in corso. Uno di quelli da intraprendere subito riguarda la riqualificazione dell'arredo di piazza Libertà (la piazza centrale di Lissone, ndr): si tratterà di coinvolgere le associazioni e le altre forze della città per dare vita a un progetto il più possibile condiviso". In un paio di settimane dovrebbe essere nominata la Giunta. "Hanno premiato me come sindaco ma anche il lavoro fatto dalla Giunta - ha spiegato Monguzzi -, perciò penso che ci saranno alcune conferme tra gli assessori uscenti, insieme a nuovi inserimenti, perché bisogna lavorare per il futuro e dare la possibilità a chi è giovane di crescere come amministratore. Occorrerà avere un consiglio comunale forte e una Giunta in parte rinnovata. Credo che Lissone abbia davvero l'occasione per cambiare".

Già pronto invece a dare battaglia, con "un'opposizione non di facciata" sui progetti e i provvedimenti che la nuova Amministrazione porterà avanti, colui che era riuscito nelle urne a federare l'intero centrodestra lissonese, Fabio Meroni. "Monguzzi ha saputo intercettare quasi 1.290 voti anche fra chi è rimasto escluso dal ballottaggio, come le liste civiche di Roberto Perego e i 5 Stelle, che hanno evidentemente condiviso in parte il suo programma - è l'analisi del dopo-voto di Meroni -. Può darsi che sia stato un voto contro di me: hanno raccontato un sacco di bugie, che potremo smentire soltanto sedendo in consiglio comunale". "Lissone ha perso un'occasione - ha proseguito -. Noi abbiamo ottenuto gli stessi voti del primo turno, anzi, qualcosa abbiamo recuperato, perché certamente c'è stato un calo fisiologico rispetto a chi ha votato per noi l'11 giugno, e quindi qualcosa abbiamo recuperato senz'altro dalle altre liste rimaste fuori dal ballottaggio". "Ci confronteremo con quello che questa Amministrazione porterà in consiglio: la mia sarà un'opposizione non di facciata - ha assicurato Meroni -. Ricordo che la Lega è il primo partito in città, e io ne sono il segretario. La mia sarà un'opposizione politica e sulle questioni locali che abbiamo portato avanti durante la campagna elettorale. Un occhio di riguardo lo avrò sulle strutture pubbliche che hanno intenzione di realizzare". "Certo non riesco a comprendere il ragionamento politico di alcune forze - ha continuato -. Non vorrei ci fosse stato qualche accordo sottobanco a cui io non ho voluto adeguarmi. Io avevo offerto agli altri interlocutori rimasti fuori dal ballottaggio la presidenza di una commissione di garanzia, come urbanistica o bilancio: si è preferito altre scelte e vedremo cosa questo comporterà per Lissone. Da parte mia ringrazio i 6.870 lissonesi che mi hanno votato: sarò la loro voce in consiglio comunale. Noi ci abbiamo messo la faccia e abbiamo perso. Monguzzi ha messo la modella e ha vinto (il riferimento è all'ultimo manifesto elettorale del centrosinistra che ritraeva una ragazza in bicicletta, ndr). Ci adegueremo per le prossime campagne elettorali".