Lissone, trovato il ladro dei computer all'Associazione Stefania

Il colpo era stato messo a segno nei giorni scorsi, ai danni dello storico gruppo che assiste le persone disabili

Carabinieri di Lissone

Carabinieri di Lissone

Lissone (Monza e Brianza), 16 febbraio 2017 - Si era portato via 2 monitor da pc e un computer dalla sede dell'Associazione Stefania, storica realtà lissonese che da 46 anni si occupa di portatori di handicap, promuovendone l'integrazione sociale e lavorativa e fornendo alle persone disabili e ai loro familiari servizi di assistenza. L'altro giorno i carabinieri lo hanno identificato e denunciato a piede libero. Trovato dai militari il ladro che ha rubato il materiale informatico all'associazione di Lissone. La mattina successiva al colpo l'uomo si è presentato in caserma in quanto già sottoposto a obbligo di firma, solo che lo ha fatto indossando gli stessi vestiti che aveva usato durante il furto: grazie alle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza è stato riconosciuto e quindi denunciato.

I ladri erano entrati in azione nella tarda serata di giovedì scorso, introducendosi nei locali di via Fabio Filzi, incuranti del fatto che vi fossero alcuni dei membri della Fondazione all'interno, impegnati in una riunione. Gli operatori dell'Associazione Stefania si trovavano al secondo piano dell'edificio, ma non avevano sentito nulla che potesse allarmarli. I delinquenti non avevano infatti forzato né porte né altro: presumibilmente qualcuno aveva scordato di inserire il codice di blocco che impedisce l'apertura dall'esterno della porta elettronica di ingresso, e così i ladri ne avevano approfittato, intrufolandosi al pian terreno. Una volta dentro erano entrati nella prima stanza che avevano incontrato, e lì avevano arraffato le prime cose di valore trovate, ossia 2 monitor dei pc e uno dei 2 computer, lasciando invece rovesciato a terra l'altro computer, molto probabilmente perché non ce la facevano a trasportare tutto assieme. Dopodiché si erano dati alla fuga, con una refurtiva piuttosto ridotta ma a quanto pare sufficiente per giustificare ai loro occhi un furto ai danni di un'associazione che aiuta i disabili. La loro incursione però era stata ripresa dalle telecamere di sicurezza interne ed esterne presenti nella sede dell'associazione.

Ad accorgersi di quanto avvenuto era stato, l'indomani mattina, uno dei responsabili di Associazione Stefania: quando era arrivato in sede, appena accesa la luce, aveva visto un computer a terra e aveva notato l'assenza del pc utilizzato per registrare le presenze; poi lo sguardo era corso a un cavo tagliato e lì l'operatore aveva capito cosa fosse successo realmente. Per l'Associazione Stefania si è trattato dell'ennesimo furto subito, il quarto negli ultimi anni. In passato erano stati rubati soldi sventrando il distributore automatico del caffé e buttando all'aria cassetti e armadi per trovare qualche spicciolo, un'altra volta un pc portatile e soprattutto 2 dei furgoni-pulmini utilizzati per trasportare i ragazzi disabili.

Amareggiati per l'episodio i responsabili del sodalizio. "C'è un po' di sconforto da parte nostra per il fatto che si sia venuti a rubare a un'associazione, e per l'ennesima volta - spiegano -. Non è poi neanche per il valore economico di quello che ci hanno rubato, che pure per noi è importante, perché coi soldi che ora dovremo spendere per ricomprare monitor e pc si sarebbe potuto fare altro: il danno è soprattutto a livello organizzativo, per la perdita di alcuni dati e per il tempo che dovremo impiegare a ripristinare il computer delle presenze. Monitor e pc non avevano chissà quale valore, è più il disagio che ci hanno arrecato. E poi, se proprio erano così disperati, se fossero entrati dicendoci che avevano bisogno una mano, qualche euro, li avremmo aiutati, senza farci questo. L'unica, magra consolazione è che almeno non hanno spaccato nulla".