Barlassina, rapina-choc al distributore

Il benzinaio costretto a salire in casa per prendere 300 euro

I carabinieri al distributore preso di mira dai banditi

I carabinieri al distributore preso di mira dai banditi

Barlassina (Monza e Brianza), 27 maggio 2017 - Pistola in pugno, faccia coperta e fare deciso. In tre volevano svuotare la cassaforte del distributore Eni sulla Statale dei Giovi a Barlassina. La stessa finita nel mirino, quatto e dodici anni fa per colpi analoghi. Alle sette del mattino, il gestore dell’area di servizio è arrivato al distributore. Stava aprendo il chiosco-officina, quando dal cortile interno è arrivata una brutta sorpresa. Il terzetto di banditi incappucciati ha spianato l’arma. Subito hanno chiesto all’uomo di mostrare la cassaforte. Sono stati momenti di tensione, perché il benzinaio, più volte, ha ripetuto di non possederne una.

A quel punto, i tre lo hanno costretto sotto la minaccia della pistola a risalire nel suo appartamento, proprio sopra la stazione di servizio, e a consegnare i contanti che aveva: in tutto circa trecento euro. Nessuna violenza fisica, a parte lo choc delle minacce con la pistola. I tre, accontentandosi di quello che avevano arraffato, si sono volatilizzati. Benché di solito alla cassa della stazione di servizio, al piano terreno, sieda la sorella del titolare, fra le 7 e le 8 del mattino, l’uomo era solo e per diversi minuti è rimasto in balia dei rapinatori, che si sono rapidamente allontanati anche perché le prime auto avevano già iniziato a fermarsi per fare rifornimento.

Quando la banda si è allontanata, la vittima ha potuto afferrare il telefono e chiamare il 112 per chiedere aiuto e fare denuncia. Anche quattro anni fa aveva subito un colpo simile. Ma l'esperienza peggiore è quella che risale al 2005. Allora, il titolare della stazione di servizio era stato legato al termosifone, mentre i malviventi cercavano soldi nell’ufficio. A Barlassina, la norizia ha fatto rapidamente il giro del paese. Il titolare è molto scosso e ha preferito non rilasciare dichiarazioni. I militari hanno aperto la caccia ai tre uomini. Ieri mattina il distributore era regolarmente aperto al pubblico. Come se nulla fosse accaduto.