Capodanno 2018 con Antonella Ruggiero, l’eleganza della semplicità

La storica voce dei Matia Bazar domenica sera in concerto al teatro Manzoni: un viaggio nel suo repertorio e nella musica del mondo

Antonella Ruggiero si esibirà domenica a Monza

Antonella Ruggiero si esibirà domenica a Monza

Monza, 29 dicembre 2017 - Domenica sera, che sera. A viaggiare da un anno all’altro. Andata e ritorno aggrappati al filo conduttore della "musica sentita", quella "realizzata con un essere umano pensante, con una vita interiore forte". Guidati da una delle voci più versatili del panorama italiano. Elegante e un po’ “matia” alla genovese. Come le sue origini. Capace di passare dal registro pop a quello lirico di soprano leggero, dalla musica sacra al jazz, alla musica popolare, al tango, alla musica corale e bandistica fino alla classica e contemporanea.

Domenica sarà una serata speciale con Antonella Ruggiero, voce e anima inconfondibile. Un’artista che vive di slanci e di echi profondi. Prima con i Matia Bazar, per 14 anni fino al 1989, poi da solista nel 1996. Sul palco del teatro Manzoni per il Concerto di Capodanno "porterò il mio repertorio personale oltre a un percorso all’interno delle musiche dal mondo e del cantautorato italiano senza rinunciare alla musica natalizia", anticipa Antonella. Una piccola anteprima di quello che sarà “Quando facevo la cantante”, il diciassettesimo album della sua carriera di solista. Un cofanetto di sei dischi (Le Orchestre; La Canzone dialettale e popolare; Pop; Canzoni dal mondo; Il Sacro; Le Stranezze) e oltre cento canzoni con il meglio delle sue registrazioni live insieme a brani mai pubblicati finora nella sua discografia.

"Ci sarà anche musica sorridente, ci toglieremo un po’ dalla realtà, cercheremo di trascorrere una serata in una bolla", la promessa. Insieme a lei, sul palco, saliranno il marito e produttore musicale Roberto Colombo a vocoder e synth basso, Mark Harris a pianoforte e armonium, e Ivan Ciccarelli alle percussioni. Con loro ci sarà tempo e modo per continuare a sperimentare, perché "c’è sempre margine, c’è sempre fonte di stupore". Perché "quando la musica è grande, è grande ovunque. Non ha limiti o barriere". Senza regole di discografia né di mercato. "La bellezza c’è, solo che non passa attraverso le radio e i media – l’amarezza di Antonella –. Oggi troppo spesso ci si sofferma su quello che viene proposto, e spesso sono cose fredde, che respingono invece che accogliere". Antonella pensa ai «tanti giovani capaci di fare cose straordinarie ma che, purtroppo, non passano».

E poi ci sono quelli delle scorciatoie, senza sapere che "la musica è sacrificio, lavoro, dedizione, delusioni". Ormai "siamo diventati preda di venditori di ogni cosa". Prodotti che nascono e muoiono secondo le regole del marketing. E invece la musica è un’altra cosa. È arte e ricerca. Il “compitino” sono bravi quasi tutti, la differenza la fa l’animo che metti dentro, il messaggio che trasmetti da oltre 40 anni di carriera. Raccontando e seguendo in parallelo l’evoluzione e la traiettoria dei costumi, del gusto del grande pubblico. Con la semplicità di una vita lontana dalla mondanità e dal gossip, "fatta di casa, viaggi e palco", tra la Brianza e Berlino. Con la certezza che ognuno ha un suo universo complicato e a volte lunare, ognuno vive di sensazioni, ma "alla fine una persona è cervello, è quello che fa. E il genere, qualunque genere, non ha importanza". 

Informazioni concerto: ticket da 30 euro acquistabili alla biglietteria del teatro (via Manzoni 23; 039-386500, info@teatromanzonimonza.it) domani dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 18 o domenica da mezzora prima dell’inizio del concerto, alle 21.30.