Imbrattarono la metro, tre writer condannati a risarcire Atm

Come hanno spiegato i legali dell’Atm, con questa sentenza è la prima volta che all’azienda viene riconosciuto un risarcimento per vagoni imbrattati in un processo scaturito da una direttissima, in seguito agli arresti

Un writer (Newpresse)

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Milano, 4 maggio 2015 - Tre writer stranieri, due belgi e uno svizzero, arrestati lo scorso 24 febbraio mentre imbrattavano alcuni treni della metropolitana di Milano, dovranno risarcire con 6mila euro l’Atm, azienda dei trasporti milanesi. Lo ha stabilito il giudice milanese Monica Amicone, che anche ha condannato i tre giovani a pene fino a 6 mesi. Come hanno spiegato i legali dell’Atm, con questa sentenza è la prima volta che all’azienda viene riconosciuto un risarcimento per vagoni imbrattati in un processo scaturito da una direttissima, in seguito agli arresti. L’azienda è parte civile in molti altri processi a carico di writer attualmente in corso a Milano.

«Siamo soddisfatti - ha spiegato l’avvocato Paolo Grasso, che rappresentava Atm come parte civile - perché è stato riconosciuto il danno con un risarcimento immediatamente esecutivo». Ai tre giovani, tra l’altro, era stata sequestrata l’auto con cui erano arrivati in Italia e ora dopo la sentenza potrà essere pignorata e venduta ai fini del risarcimento. I tre writer, che fanno parte di una ‘crew’ tedesca, hanno agito, stando alle indagini del pm Elio Ramondini, nel corso di un ‘tour’ europeo che aveva già colpito città come Berna, Roma e Barcellona ed erano venuti a Milano dalla Svizzera per tracciare i graffiti sui treni della metropolitana e in particolare nel deposito di San Donato, hinterland milanese.

Il giudice nel processo con rito abbreviato ha riqualificato il reato di danneggiamento in deturpamento e imbrattamento e ha condannato B.Z. (belga anche accusato di resistenza) a 6 mesi e D.B. (svizzero anche lui accusato di resistenza) a 4 mesi e 20 giorni, pene sospese. B.G., belga, invece, è stato condannato a una multa di 600 euro.

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