Voloire nel limbo: 400 militari "congelati"

Estromessi dai controlli. «Costi quadruplicati» di MARIANNA VAZZANA

Caserma Santa Barbara, reparto Voloire

Caserma Santa Barbara, reparto Voloire

Milano, 22 febbraio 2016 - Voloire nel limbo. Tutto tace per lo storico Reggimento di artiglieria a cavallo, a Milano da quasi 130 anni, che secondo una decisione presa nel 2013 dal Capo di Stato maggiore dell’esercito dovrà essere trasferito a Vercelli, lasciando la caserma Santa Barbara di piazzale Perrucchetti. Per spending review. Taglio di costi. Ma «altro che risparmio. Da 4 mesi le Voloire non hanno più una missione. In compenso, in città, arrivano reparti esterni. E i costi sono quadruplicati», segnala l’Associazione nazionale Voloire, composta da civili ed ex militari in congedo.

Un paradosso. Dal 31 ottobre, i militari del Reggimento, circa 400 uomini, impegnati per la sicurezza durante Expo, sono in stand-by. «Il reparto è congelato: invece di essere impiegate per Strade Sicure su un territorio che conoscono benissimo, le Voloire sono state eliminate da qualsiasi attività », evidenzia l’associazione. Nel frattempo «sono stati chiamati reparti esterni, da altre regioni, su un territorio a loro sconosciuto e con documentati costi quadruplicati». Non solo, «altri 600 militari avranno il compito di sorvegliare l’area Expo. Ma non converrebbe affidare questa missione a chi si è occupato della sicurezza del sito, con successo, per 6 mesi? Chi pagherà il quadruplo affidando l’incarico a reparti esterni che non conoscono il territorio, quando c’è un reparto congelato a Milano?», le domande.

L'associazione si è già mossa per trovare soluzioni, confutando uno per uno i motivi secondo cui il trasferimento sarebbe necessario. In primis: per l’addestramento “milanese” sarebbe possibile utilizzare una porzione dell’ex Ippodromo Trotto, a San Siro, «con tempi ridotti e a costo zero». Per le attività in ambito acquatico, a Milano esiste l’Idroscalo e, alla Santa Barbara, una piscina idonea. «Purtroppo tutto questo non esiste nella sede di Vercelli». E poi «il reggimento sarebbe prezioso anche in caso di pubbliche calamità». Senza considerare che alla Santa Barbara esiste un servizio di ippoterapia, utilizzato da 200 famiglie. Finora petizioni, cinque interrogazioni parlamentari, una mozione del Consiglio comunale, appelli dell’associazione nazionale Voloire (ma non solo) si sono susseguiti puntando a un dietrofront. La battaglia continua. E si scopre che 33 anni fa si era affacciata la decisione di ridimensionare le Voloire, sempre per esigenze di bilancio. Lo riporta un articolo del 22 febbraio 1983, pubblicato su “Il Giornale Nuovo”. Per lo storico reggimento, ancora non c’è pace.

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