L'autunno verde dei disoccupati: pronto uno stipendio per chi farà del volontariato

Due i progetti: da un lato partecipare a corsi di formazione o attività che migliorino il quartiere; dall'altro un servizio di "sentinelle" contro il degrado di Enrico Fovanna

Le ronde

Le ronde

Milano, 30 luglio 2014 - Un autunno dedicato al reinserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro. Partono infatti dopo l’estate due iniziative del Comune: la prima è il patto per il riscatto sociale, ideato dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune, attraverso il quale 2.041 disoccupati milanesi riceveranno 1200 euro a testa (in due tranche da 600) come sostegno in fase di povertà. Ma non si tratterà di beneficenza. "Chiederemo in cambio qualcosa di concreto per se stessi o per la collettività — spiega l’assessore Pierfrancesco Majorino — come partecipare ad azioni di volontariato nel proprio quartiere, a corsi di formazione o dimostrare la volontà a ricostituirsi un curriculum vitae». La delibera verrà portata in giunta tra la fine di agosto e gli inizi di settembre". Al contempo, e siamo alla seconda, 50 disoccupati verranno arruolati come «sentinelle» antidegrado nei quartieri a rischio della città, in particolare intorno ai dormitori, nei parchi e vicino alle stazioni. Suddivisi in dieci squadre da cinque, percepiranno 5.000 euro all’anno attraverso altrettante borse lavoro. Non si tratta, precisa Majorino, di «ronde, come etichettato sbrigativamente da qualcuno», ma di figure utilizzate in azioni di presidio sociale, pulizia e decoro. Nel dettaglio, aggiunge l’assessore al welfare, la prima iniziativa «consentirà di realizzare una forma di sostegno al reddito, in contrasto alle situazioni di povertà dei nuclei familiari milanesi, che sia accompagnata da un programma di inserimento sociale» e interesserà i disoccupati, con o senza minori a carico, con reddito inferiore a 6.000 euro, che si impegnino a seguire un programma di interventi di inclusione attiva per 6 mesi, proprio attraverso la sottoscrizione del «Patto per il riscatto sociale». L’intervento prevede uno stanziamento di 2 milioni e 450mila euro e non riguarderà chi sia già stato beneficiario di altre forme di sussidio erogate dal Comune o da altri enti pubblici negli ultimi due anni. Le domande verranno raccolte nei servizi territoriali, attraverso i Punti di Orientamento e Informazione Sociale, e inviate all’Ufficio Sostegno al Reddito, che definirà la graduatoria. Tra gli elementi utili, la presenza nei nuclei familiari di almeno un ultrasessantenne o di almeno una persona con invalidità tra il 46% e il 73%.

Circa le sentinelle, la proposta ha raccolto qualche freddezza nell’opposizione. «Immagino che la spiegazione sia semplice. L’idea avrebbero voluto realizzarla loro. E’ un’iniziativa anti degrado su un terreno sempre caro alla minoranza. Che però avrebbe messo in campo una ronda. Io invece punto molto su questa alternativa nei prossimi mesi e vorrei andare ben oltre le 50 borse lavoro per i disoccupati. Devo soltanto trovare i fondi, ma ci sto lavorando». Gli atti tecnici per costruire l’iniziativa partiranno già in agosto. Seguirà poi la ricerca delle onlus tra settembre e ottobre. In novembre, secondo la tabella di marcia è prevista la presentazione integrale del piano.

enrico.fovanna@ilgiorno.net

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