Bonucci-Romagnoli, questione di feeling

Con il passaggio al 4-3-3 i due azzurri sono l’asse portante della retroguardia

L’esultanza di Leonardo Bonucci dopo il primo gol  in maglia rossonera

L’esultanza di Leonardo Bonucci dopo il primo gol in maglia rossonera

Milano, 20 gennaio 2018 - Bonucci e Romagnoli fanno poker. Per la quarta volta consecutiva - domani contro il Cagliari - i due azzurri infatti comporranno lo scheletro della difesa. Un numero che sarebbe stato anche superiore se non fosse stato per le due squalifiche rimediate dal difensore di Anzio (espulso a Benevento, ammonito a Verona). Una scelta ormai definitiva quella di Gattuso che - dopo il ritorno al 4-3-3 - vede in Bonucci e Romagnoli la coppia titolare, l’asse portante per proteggere Donnarumma. “Questione di feeling”, cantavano Mina e Cocciante a metà degli Anni ‘80: e dal feeling che tra Bonucci e Romagnoli va pian piano creandosi in campo dipenderanno le sorti della ricorsa in campionato. Il Milan infatti è appena la nona difesa della Serie A con 27 gol al passivo (ne ha subiti quanto Torino e Udinese) e per accelerare ha bisogno di ritrovare solidità dietro, considerando la scarsa vena realizzativa degli attaccanti.

Protagonisti sul web. Ieri il capitano rossonero ha lanciato un sito (www.leonardobonucci.it) dove poter interagire con i tifosi in una community: un lunga biografia, video e foto (sì, anche quelle con la maglia della Juventus) che si aggiungono agli attivissimi profili social. Social è anche il concorso per vincere la sua maglietta indossata in occasione del primo gol in rossonero, contro il Crotone: basta imitare la sua esultanza dopo il gol (quella del “sciacquarsi la bocca”) in un video originale per partecipare. Ma nemmeno Romagnoli resta con le mani in mano sul web: per festeggiare il compleanno di Montolivo ha infatti postato una bella immagine su Instagram in cui l’ex capitano è il Maestro Splinter mentre Romagnoli, Donnarumma, Cutrone e Locatelli sono le quattro Tartarughe Ninja, prima giovani e poi cresciute. Un messaggio di grande unità di gruppo, tasto su cui Gattuso continua a battere.

Gli spazi sono pochi e le gerarchie sono delineate: Musacchio relegato al ruolo di prima riserva dopo essere stato acquistato in estate per 18 milioni di euro (si è parlato anche di un trasferimento in prestito, voce smentita dal Milan), Zapata finito ai confini dell’impero dopo aver capitanato la terribile trasferta di Europa League a Fiume con il Rijeka, Paletta che aspetta solo lo svincolo a giugno. Ora però esplode il caso relativo a Gustavo Gomez. Il difensore del Paraguay ha scelto il Boca Juniors ma non c’è accordo sulla valutazione del cartellino: gli argentini sono saliti da 5 a 6 milioni con il riscatto fissato tra 18 mesi, il Milan ne chiede 10 ma potrebbe accontentarsi di 8 con una cessione a titolo definitivo. Una situazione di stallo che avrebbe fatto perdere la pazienza a Gomez, pronto a non presentarsi agli allenamenti per forzare la mano. Una strategia che però potrebbe rivelarsi un boomerang e irrigidire ulteriormente la posizione del Milan: la cui filosofia è ormai chiara, qua non si svende nessuno. Ma tra qualche mese, proprio per Bonucci e Romagnoli, arriveranno fior di offerte...

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