Maxi-operazione dei carabinieri: otto arresti e oltre 200 armi sequestrate

Militari in azione tra le province di Milano, Brescia e Varese. Si tratta di uno dei più ingenti sequestri di armi degli ultimi anni: sei mitragliatrici, 24 pistole mitragliatrici, 74 fucili, quattro pistole lanciarazzi, 126 tra baionette e pugnali e 23 sciabole FOTO - L'arsenale sequestrato

Una parte delle ari sequestrate

Una parte delle ari sequestrate

Milano, 24 giugno 2015 - Operazione 'Arma Letale' tra le province di Milano e Brescia: i Carabinieri della Compagnia di Legnano, in collaborazione con i colleghi di Bergamo, Chiari e San Giovanni in Persiceto, hanno arrestato otto persone, per detenzione illegale d’armi. Tra loro operai, ex dipendenti pubblici, infermieri, autisti e muratori in pensione: vite tranquille, insospettabili, dicono gli inquirenti. Ma sono anche i protagonisti del piu' importante sequestro di armi da guerra avvenuto in Italia negli ultimi anni.

LE ARMI SEQUESTRATE - Le armi  recuperate, alcune di notevole interesse storico e rilevante valore economico, sottolineano i carabinieri, sono tuttora al vaglio degli investigatori, per verificare se risultino legate ad episodi criminali passati, non ancora chiariti. Al momento non c'é l'ombra di eversione, mafia o criminalità comune ma solo la presenza di maniaci delle armi che per soddisfare la propria passione o per riempirsi il portafoglio le tenevano in casa o nel box. Più di 200 ne hanno sequestrate i carabinieri che tra la Lombardia e l'Emilia-Romagna hanno arrestato in questi mesi otto persone. Dai fucili anticarro della Seconda guerra mondiale ai Kalashnikov, dalle pistole in uso a diversi corpi di polizia europea all'MP5 in uso "esclusivo" ai corpi speciali, passando dalla mitragliatrice M60 diventata celebre con il film "Rambo": un arsenale completo, con armi bianche e da fuoco, perfettamente funzionante, con pezzi difficili da reperire persino sul mercato illegale, e completo di circa 100mila munizioni, comprese quelle per l'artiglieria antiaerea. Più o meno, il valore totale si aggira sui due milioni di euro.  Nel dettaglio, le armi sequestrate sono 6 mitragliatrici (Browning, MG, M60, Breda, Sokolov), 24 pistole mitragliatrici (UZI, Beretta M12, H&K MP5, Steyer, Sten), 74 fucili semiautomatici ed automatici (Kalashnikov AK47, Colt M16, FAL, Thompson), 76 pistole e revolver (Beretta, Colt, S&W, Tokarev), 126 baionette e pugnali, 23 sciabole; nonché oltre 100mila munizioni di vario calibro. Armi per un valore intorno ai 3 milioni di euro.

DUE INSOSPETTABILI - "Mai avrei pensato di raggiungere un risultato del genere in appena due mesi" ha commentato il sostituto procurato di Busto Arsizio (Varese) Francesca Gentilini, che ha coordinato le indagini svolte dai militari della Compagnia di Legnano ( Milano), che nel febbraio scorso avevano ricevuto una soffiata su due fratelli gemelli, operai di 34 anni, che, secondo la fonte confidenziale, nascondevano nella loro abitazione di Castano Primo, nel Milanese, una pistola. In effetti la pistola c'era, anzi ce ne erano tre, ma non solo: c'erano anche due Kalashnikov, uno dei quali "imboscato" sotto il letto del figlio di sei anni di uno dei gemelli, due mitragliette, un fucile e circa trecento proiettili di vario calibro.  

ALTRE SEI PERSONE - Dai due insospettabili, carabinieri sono rapidamente risaliti ad altre sei persone altrettanto insospettabili, tranne uno che aveva un vecchio precedente proprio per traffico d'armi. Uno di questi è un ultraottantenne di Brescia (ai domiciliari per l'età avanzata mentre in prigione è finito il figlio), ex muratore in pensione, che aveva trasformato il sottotetto di casa in un laboratorio clandestino in cui da decenni sistemava e manuteneva, in modo maniacale, armi di tutti i generi che poi testava in un banco di prova che si era costruito da sé insieme ad un fucile di precisione che era il suo vanto. Nel corso dell'operazione "Arma Letale", sono poi saltati fuori tre bergamaschi che gli investigatori ritengono essere una sorta di "corrieri" delle armi, un'infermiera 45enne, il marito autista di autobus e, sembra, un loro congiunto, sorpresi tra l'altro con una mitragliatrice da guerra russa e diverse altre armi nascoste nella Bergamasca. Sarebbero entrati in contatto con i gemelli milanesi a "Ferrara Militaria", una delle principali fiere dedicate al collezionismo militare, fiere a cui sembra tutti gli arrestati fossero soliti partecipare. Oltre ai milanesi, ai bresciani e ai bergamaschi sono state arrestate anche due persone di San Giovanni in Persiceto, nel Bolognese che in un box avevano stoccate decine di pistole, diversi mitragliatori e munizioni varie.

 

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