"Racconto a tutti cosa fai a letto". Il triangolo perverso rotto con l’acido

Milano, la minaccia ha fatto esplodere la rabbia dei ragazzi-bene di Marinella Rossi

Arrestati i due responsabili dell'aggressione con l'acido a Milano (Newpress)

Arrestati i due responsabili dell'aggressione con l'acido a Milano (Newpress)

Milano, 6 gennaio 2015 -«Sei una mangiam...». E dopo l’insulto, che contiene un riferimento a deviate pratiche sessuali, la minaccia di rivelare tutto a quel piccolo grande circolo reale e virtuale di ex compagni di classe, pariniani come loro, sparsi in università e mondi per bene. Un movente per buttare adosso acido all’ex compagno di scuola, ex filarino, con cui nei primi mesi del 2014 si era ritessuta una relazione, che non era amicizia? Almeno un movente plausibile. Ma in che fuoco si è andata a bruciare Martina, che cerca Pietro come toccasana, come rivalsa, come leva per solleticare le gelosia del suo amante Alexander, e che dal gioco resta schiacciata. E brucia e schiaccia Pietro. Fino a macerare per mesi una vendetta che, seppure alla minaccia di sfigurarla virtualmente su quel che succedeva su e fuori dal letto con Alexander Boettcher non sia mai stato dato seguito, si rappresenta fisicamente con l’acido muriatico buttato in faccia a Pietro Barbini, attirato il 28 dicembre in via Giulio Carcano, col tranello di un pacco regalo, dai due amanti complici ricomposti in team. Martina con l’acido e Alexander col martello. Non ci sono storie semplici, questa lo è meno di altre. Di ancor più difficile lettura attraverso la filigrana di chat e sms che si succedono nella trentina di pagine di atti d’indagine depositate per la convalida delle direttissime del 29 dicembre. Chat e messaggi si snodano in linee interrotte, riprese, sospese, e non disegnano un’amicizia incompresa fra Pietro e Martina, ma un intricato perverso circolo da cui nessuno dei protagonisti si tira fuori.Cosa raccontano quelle chat. Martina prende l’iniziativa. Cerca e trova Pietro in uno dei suoi momenti di crisi nella relazione con Boettcher, 30enne di ricca famiglia, “Alexander the King“ (autonominatosi nel suo profilo Facebook), quello che incide le iniziali del nome col bisturi sulle facce delle girls, sposato da sette anni con una ex modella croata, Gorana Bulog, con cui condivide la passione del kayak (ma mentre Gorana nella sua pagina sportiva inneggia «alla coppia Boettcher-Bulog in cerca di “brivido puro“», Alexander riempie di brivido i week end di Martina con la scusa di una spalla dolorante che lo tiene lontano dalle cascate). Martina e Pietro si incontrano tra il gennaio e il febbraio 2014: in uno dei messaggi di marzo si fa riferimento a un rapporto sessuale precedente. Un rapporto che poi, e probabilmente per l’evolversi della relazione con Boettcher, è visto in modo ambivalente: Pietro pare dargli un valore, Martina pare negarlo o sminuirlo. E si arriva all’estate e a settembre, quando qualcosa innesca un’esplosione fra i due. Una lite violenta da cui emerge che Pietro ha contatti paralleli con Boettcher (che lui fisicamente non conosce) e che questi gli ha raccontato cosa fa fare a Martina. Nella lite partono gli insulti: «Sei una mangiam...», le sputa addosso Pietro, e la minaccia di riferire a tutti ciò che lei fa con quel tipo «fuori di testa». Quello che a Pietro aveva scritto «Coalizziamoci contro Martina» e che Pietro le gira nel momento in cui infuria la lite. Una frase che, nella logica di Boettcher, andava letta come un’attività sessuale da imporre alla ragazza. Poi, da settembre-ottobre, silenzio. Pietro e Martina non si parlano più. Martina e Alexander sobbollono odio e vendetta. Fin quando in novembre è Pietro che, sbollito, invia un messaggio pacificatore: «Spero tu stia bene. Mi spiace per come siano andate le cose». Silenzio. Poi gli auguri, ancora, di Pietro: «Buon Natale, un bacio». Certo lui non pensava più di svergognarla, se mai l’avesse davvero pensato. Ma non è bastato a salvargli la faccia dall’acido.

marinella.rossi@ilgiorno.net