Le Province scaricano 800 dipendenti, esuberi assorbiti da Comuni e tribunali

Prima dell’entrata in vigore del decreto Madia molti si erano ricollocati di LUCA SALVI

CAMBIO  Il sopralluogo per la cessione di una parte del nuovo edificio della Provincia di Monza alla Regione

CAMBIO Il sopralluogo per la cessione di una parte del nuovo edificio della Provincia di Monza alla Regione

Milano, 31 ottobre 2015 - Per 800 dipendenti delle Province lombarde da domani c’è da voltare pagina. Tanti dovrebbero essere i soprannumerari, ad oggi, giorno della scadenza per la presentazione dei nominativi degli esuberi da parte degli enti locali. Ma quasi tutte le Province hanno l’intenzione di non mandar via nessuno e di non inserire liste, salvo i dipendenti che, per propria scelta (solitamente per motivi familiari), stanno aderendo ai bandi aperti da altri enti, come i Comuni.

A Monza Brianza, dai 279 dipendenti della Provincia prima della legge Delrio ( 2014), si è passati a 139, con una riduzione della spesa del 50% (da 11.012.190 euro a 5.506.095 euro). Senza creare esuberi: le uniche richieste (3) sono volontarie e riferite a dipendenti che, se volessero, potrebbero comunque restare in organico. Tra i casi di mobilità, 32 dipendenti passano a funzioni regionali, 7 al ministero della Giustizia, 41 si sono dimessi, 25 sono andati in pensione. Da definire la sorte per 19 agenti di polizia provinciale. A Varese rimangono in carico alla Provincia 226 persone. Le altre 262 dovranno essere ricollocate, anche se i sindacati locali lamentano «l’interruzione» del dialogo con Villa Recalcati, «nella settimana decisiva prima dell’entrata in vigore del Decreto Madia». La Cgil pretende di conoscere «le liste sovrannumerarie prima che vengano caricate», ma la Provincia rimpalla l’attesa alla Regione: finché non sarà ufficiale che tutte le competenze siano lasciate alle Province, non si potrà procedere. Anche la Provincia di Brescia attende il prossimo incontro in Regione (6 novembre), per sciogliere i nodi. Da una prima stima, i dipendenti da spostare altrove potrebbero essere una 30ina (sui circa 900). Sul versante bergamasco, i dipendenti sono in totale 562 e quelli che dovrebbero accedere alla mobilità volontaria presso altri enti sono 250. A Lecco, la Provincia, che conta 230 dipendenti, dal 1° novembre avrà 2 esuberi, 15 persone in pensione e 10 ricollocati (in Comuni e Comunità Montane). A Como, i dipendenti sono 400 e gli esuberi ammontano a 170, con 30 pensionamenti e una ventina di lavoratori ricollocati. Tra i dipendenti della provincia di Sondrio, 187 in totale, sono circa 60 quelli che rischiano il posto perché in esubero. A Lodi, prima dei tagli, c’erano 235 dipendenti, oggi 170. Il presidente Soldati ha parlato di 7-8 esuberi, i sindacati di 2-3. Ma l’intenzione è di non inserire nominativi, se non volontari, sulla piattaforma.

di LUCA SALVI

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