L'Inter ai cinesi? "Nessuno scandalo, siamo internazionali"

L'intervista a Bebo Storti, attore e interista doc sulle sorti della sua squadra del cuore, alla vigilia della firma del gruppo Suning

Bebo Storti

Bebo Storti

Milano, 5 giugno 2016 - L'Inter in mano ai cinesi? Una prospettiva sempre più probabile se si considerano le trattative in corso tra il presidente nerazzurro Erick Thohir e il gruppo Suning: la firma è prevista per domani. Ben vengano i cinesi se con loro saranno di nuovo “luci a San Siro”. Lo dice Bebo Storti, attore e interista doc.

Domani la maggioranza delle quote della Beneamata dovrebbe andare in mano al gruppo Suning. Che effetto le fa un’Inter cinese? "Non mi scandalizzo, il calcio ormai è questo. È l’evoluzione della specie. Mi spiace molto per Massimo Moratti, che cederà la sua quota. È stato un grande presidente, ci ha dato tante gioie. Ma mi rendo conto che lo fa per il bene della squadra. L’operazione è un buon segno per il futuro. Significa che si torna a essere competitivi sul mercato". Cosa le evoca il nome “Suning’’? "Estremo Oriente". Ma perché non si fanno avanti imprenditori italiani? "Vuol dire che il calcio italiano è malato. Affoga nei debiti. E non siamo più così forti, noi italiani, da poterci permettere un calcio autoctono. Chi l’ha gestito, e non parlo di Moratti che l’ha fatto nel modo giusto e ci ha messo i suoi soldi, è finito con le pezze al c... Se arrivano un cinese, un russo, un arabo, un argentino a comprare il club per risollevarlo, ben vengano. Ce l’hanno menata tanto con la globalizzazione che non vedo problemi. Chi ci critica, rosica. Noi siamo “internazionali’’ anche nel nome. E poi nel calcio l’importante è altro". Cosa di preciso? "La passione, il tifo. Io non sono esperto di società e finanza, ma amo Moratti e Zanetti, i colori nerazzurri, il triplete per il quale i cugini e gli juventini si svegliano la notte urlando. Mi piace il divertimento degli sfottò. Per me il calcio è romanticismo puro, sono i ragazzi nei campetti, la squadra di Finale Ligure, dove vado d’estate, che è stata promossa in serie D con pochi soldi e un bravissimo allenatore, le favole del Leicester campione d’Inghilterra e del Sassuolo che va in Europa. Mi auguro che la nuova dirigenza abbia la stessa passione". Consigli al nuovo management: allenatore Mancini? "Continuiamo col Mancio. Insieme a Mourinho ci ha fatto sognare e vincere. Anche se, il mio sogno è che in futuro arrivi il “Cholo’’ Simeone. Sta dimostrando di aver capito tante cose sul calcio". E per rinforzare la squadra? "A me piace molto Marco Reus, del Borussia Dortmund. Un panzer, molto concreto, piedi decisamente buoni. Da quando sono andati via Cambiasso e Sneijder ci manca un uomo dietro le punte che sappia cosa fare quando alza la testa. E poi uno servirebbe anche un difensore tipo Samuel, uno che ti faceva capire che gli avversari non sarebbero arrivati mai in area". L’acquisto folle? "Iniesta".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro