Expo un anno dopo, il sito riapre con un concerto

Sondaggio on line per decidere il nome futuro del sito. Le note di Rossini e Verdi hanno accompagnato in musica le celebrazioni per l'anniversario dell'inaugurazione dell'Esposizione. Maroni: "È una cerimonia simbolica per un'apertura vera, sito deve continuare a essere vivo e vivace" FOTO Concerto nel sito Expo a un anno dall'inaugurazione

Si riaccende l'Albero della vita di Expo

Si riaccende l'Albero della vita di Expo

Milano, 1 maggio 2016 - Le note di Rossini e Verdi salutano la riapertura del sito di Expo. L'accademia della Scala ha accompagnato in musica le celebrazioni per l'anniversario dell'inaugurazione dell'Esposizione universale di Milano 2015 (Guarda le foto del concerto a Expo). Questa sera, di fronte a un pubblico di un centinaio di invitati selezionati, il sito di Rho ha simbolicamente riaperto i battenti, per quella fase definita Fast post Expo, ossia la riattivazione parziale del parco di 1,5 milioni di ettari, in attesa che parta la costruzione del parco tecnologico e della conoscenza, lo Human Technopole. Una prima, parziale, apertura, sotto le vele del Cardo, davanti alla foresta di cemento bianco di Palazzo Italia e i rami di legno e acciaio dell'Albero della vita. Un antipasto del concerto che il 25 maggio terranno Andrea Bocelli e la Fondazione Pupi di Javier Zanetti per segnare la riapertura degli spazi a tutta la cittadinanza, in tandem con le mostre della XXI Esposizione internazionale dell'arte della Triennale di Milano. E insieme sarà di nuovo visitabile anche la mostra di Palazzo Italia sulle meraviglie del Belpaese. L'Albero della Vita a un anno dall'inaugurazione di Expo (Newpress)

"È una cerimonia simbolica per un'apertura vera", il commento del presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, tra i promotori della serata. "Vogliamo che questo sito che è stato un successo di Milano, continui a essere vivo e vivace", ha proseguito il governatore, che ha fatto gli onori di casa con il Soprintendente del Teatro alla Scala, Alexander Pereira, e il presidente di Arexpo (la società proprietaria dell'area), Giovanni Azzone. "È la prima scintilla di quest'area, che non faccia rimpiangere quello che è stato", ha detto Azzone. "Per il Teatro alla Scala il palcoscenico del sito di Expo è un luogo importante - ha detto Pereira -. Abbiamo pensato di spostare qui i magazzini e i laboratori, ma anche l'Accademia per creare un centro culturale".

E proprio la Scala sarà tra i protagonisti di un Fast post Expo che si apre su un sito svuotato solo in parte, tra le spianate di terra battuta lasciate dai padiglioni smantellati, costruzioni che ancora attendono una destinazione (come quella degli Stati Uniti), e un Cardo svuotato ma solo all'interno, che sarà il punto di partenza della riapertura. "Un po' di nostalgia c'è - ha dichiarato l'ex commissario unico e ora candidato a sindaco di Milano per il centrosinistra, Giuseppe Sala -. Vedevo che le sculture di Libeskind (in piazza Italia, ndr) non c'erano più. È stata un'esperienza meravigliosa, la cosa più importante della mia vita. Io ribadisco che vedo bene il progetto dello Human Technopole, non c'è niente di migliore".

Pereira (a sinistra) e Maroni (Newpress)Esito a sorpresa, infine, per il concorso indetto da Regione Lombardia per decidere il nome futuro del sito: scelte ex aequo dieci proposte tra le oltre seicento arrivate: Area futuro, Expolis, Parco delle idee, Milan innovation district, Futurandia, Life Park, Techno campus Milano, Da Vinci Village, Next stop e Ex Expo. Una menzione "simpatia", voluta dal presidente della Regione Lombardia anche a chi ha voluto scherzare sul tema, come chi ha proposto i nomi "E mo?", Zigo Zago e Schiscetta. Il nome del sito - ha spiegato Maroni - sarà deciso con un sondaggio on line tra i 10 indicati oggi. 

di LUCA ZORLONI

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