Tempo di Libri, la sfida vinta a metà: solo 60mila fra gli stand e si guarda già al 2018

Cosa non è andato? Le date hanno ostacolato sia gli editori che i visitatori: allestimento durante le feste pasquali, una Milano semideserta fra due ponti lunghi

Tempo di Libri

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Milano, 25 aprile 2017 - Obiettivo 70mila visitatori si diceva a settembre, quando la svolta degli editori verso Milano era ormai avviata. L’allora ad di Fiera Milano Corrado Peraboni era stato cauto con i numeri, ma si era certi del sorpasso. Al contempo ci si era già tenuti ben lontani dai numeri del Salone del Libro di Torino, che lo scorso anno aveva strappato 126.406 biglietti. Milano, l’ambiziosa, aveva dalla sua parte i numeri del mercato editoriale con una concentrazioni di casa editrici (il 20% del totale nazionale) e di lettori. Ma Torino una storia trentennale. Il giorno dopo, a freddo, arrivano i dati ufficiali di Fiera Milano: 60.796 presenze fra i padiglioni. L’obiettivo prefissato si raggiunge sommando al numero dei visitatori le presenze del Fuorisalone: altre 12.133. Risultato 72.929 partecipanti. A cui si aggiungono oltre un milione di visitatori virtuali che hanno seguito gli eventi in streaming. Cosa non è andato? Le date hanno ostacolato sia gli editori che i visitatori: allestimento durante le feste pasquali, una Milano semideserta fra due ponti lunghi. Anche il meteo invogliava a fuoriporta. Seconda pecca: la partecipazione delle scuole. Il grande «buco» è qui: se l’affluenza da venerdì pomeriggio è stata un’escalation continua, nei primi tre giorni sono mancate famiglie e soprattutto le scuole. La sede di Rho sarà pure collegata con treno e metrò, ma non è centralissima e chi è arrivato da fuori in macchina è stato «frenato» anche dal prezzo dei posteggi «consigliati»: 11 euro 4 ore (più del biglietto d’ingresso), 17 euro se la visita si prolungava 5 minuti di più. E sicuramente 4 ore per una fiera così erano troppo poche.

Oltre duemila ospiti in fiera – senza contare gli eventi organizzati agli stand dei singoli editori – nomi di spicco che hanno fatto il pienone (da Sophie Kinsella a Irvine Welsh), ma per districarsi fra gli eventi non bastava la bussola. Simpatica e d’effetto l’idea dell’alfabeto, ma tanti incontri si sovrapponevano e non era facilissimo orientarsi. Bella e utile la App, deboluccio il segnale wi-fi: in sala stampa connettersi alla rete era spesso «mission impossible». Ha funzionato al di sopra delle più rosee aspettative il «Mirc» – il mercato internazione dei diritti d’autore – che ha accolto oltre 500 partecipanti di 34 Paesi, con seimila tête-à-tête che si spera si trasformino in affari. Belle le aree dedicate ai bambini, ricca l’offerta anche di libri sensoriali, apprezzata la Future Library. «Dopo oltre 60 anni è avvenuto un altro ‘Miracolo a Milano’ – brindano gli organizzatori, andando oltre ai numeri - gli editori e i lettori si sono trovati a Tempo di Libri, che è già una realtà nella vita culturale della città. Di qui la volontà di impegnarsi ancora di più e fin da subito per la seconda edizione, che si svolgerà nella primavera 2018, sempre nei padiglioni di Fiera Milano Rho. Le date saranno comunicate entro fine maggio, coerentemente con i colloqui avuti con il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini e con la sindaca di Torino Chiara Appendino». Cercando di non calpestare i piedi ai piemontesi e ai grandi eventi della primavera meneghina, ma trovando date molto meno faticose.

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