Il nuovo rap firmato Coma_Cose: "Suona come gli ingressi dei palazzi di Milano di notte"

Il duo si racconta: "Milano è lo sfondo della nostra quotidianità ma la città ti mangia più velocemente di quanto ti possa digerire"

Milano, 1 luglio 2017 - Il panorama rap ha una marcia in più. Finalmente. Addio alle vecchie rime impolverate e addio anche alla “trappola” delle sonorità trap. L’essenza del progetto “Coma_Cose” è il bilanciamento perfetto fra hip hop ed elettronica, più che altro la freschezza inedita dei suoi componenti: il duo Fausto Lama e Francesca (alias California). Uno swag tutto milanese: attitudine urbana e riflessioni cosmiche sulla vita di tutti i giorni.

Quando e come prende vita il progetto “Coma_Cose”?

California: “Tutto è nato circa un anno fa, quando Fausto, con cui ai tempi lavoravo in un negozio, mi ha illustrato l’idea di un progetto musicale a cui stava lavorando. In modo del tutto naturale, senza quasi che ce ne rendessimo conto, è diventato un vero e proprio progetto a due teste”.

E qual è il significato di questa parola?

California: “Sul nome Coma_Cose non c’è molto da dire, la semantica a cui è ricondotto parla da sé. Fin dall’inizio ci è sembrato un nome ‘aperto’ visto che questo progetto è in corso d’opera e, volendo viverlo alla giornata, non sappiamo nemmeno noi dove ci porterà”.

Un rap intriso di elettronica il vostro in cui, sonorità urban e testi (a tratti) disillusi, si sposano in maniera originale. Come nascono i vostri brani?

Fausto: “Disillusi non saprei… sicuramente realistici. Il processo creativo di un brano avviene prima di tutto per un’esigenza di scrittura a scopo terapeutico. Quando apriamo un pezzo, finché non è chiuso, non passiamo al successivo, e anche se in corso d’opera si distacca dall’idea iniziale lo chiudiamo per fotografare un determinato momento”.

“La nostra musica suona come gli ingressi dei palazzi di Milano di notte”. Cosa significa?

Fausto: “Una delle nostre passioni sono i film horror anni ‘70. Primo fra tutti Dario Argento. Hai mai visto un ingresso di un condominio di notte? Sembra che da un momento all’altro esca da dietro l’angolo un tipo con cappotto guanti di pelle e coltello. E questa cosa ci affascina molto”.

Dal “rave alle colonne” alla “cena sui Navigli”. Nelle vostre rime Milano è quasi sempre protagonista. Come mai?

California: “Semplicemente perché è lo sfondo della nostra quotidianità”.

Quali i più grandi pregi e i difetti di questa città?

California: “Le architetture liberty, i capannoni delle zone industriali, i parchi con le loro aree cani, le serrande con le tag, i market indiani dove trovi tutto a tutte le ore. Le case di ringhiera, una panchina su cui rimanere a chiacchierare fina a tarda notte. Queste come altre mille cose sono ciò che la rendono varia. Milano è un luogo di incontri e di storie da raccontare. Il suo difetto è che ti mangia più velocemente di quanto ti possa digerire”.

Se vi chiedessi un parere sulla scena rap mi rispondereste come in “Golgota”? (“… Si, ma secondo te oggi Tupac farebbe trap?!”).

Fausto: “In realtà, a proposito di rap, ben venga ogni tipo di declinazione. L’importante è che sia qualcosa di originale. La cosa che ci annoia maggiormente infatti, è la ripetitività di certi cliché. E comunque il nostro artista rap preferito, resta sempre Francesco De Gregori”.

I vostri video sembrano studiati con particolare gusto sul fronte look e stile. È un caso?

Fausto: “Nel nostro caso, essendo io l’ideatore dei video, riesco a cucirli perfettamente su di noi. Questo crea una perfetta armonia tra la musica e il nostro immaginario. Partiamo dalle strade sotto casa per creare dei non luoghi universali dove sospendere le nostre canzoni”.

E che progetti avete in cantiere?

California: “Al momento stiamo lavorando al disco, che uscirà in autunno. Siamo contenti perché nonostante esistiamo da poco ci sono arrivate parecchie richieste per suonare dal vivo, ma quest’estate, siccome saremo focalizzati sul lavoro in studio, faremo pochissimi concerti mirati.

I “Coma_Cose” si esibiranno il 21 luglio al “Woodoo fest” a Cassano Magnago (Varese) e il 5 agosto al “Clear mountains festival” di Montichiari (Brescia).

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