Arrestato rapinatore seriale, autore 6 colpi

Ritenuto responsabile di 6 colpi commessi a maggio, mentre era in permesso premio

Il fotogramma di una rapina

Il fotogramma di una rapina

Milano, 5 gennaio 2018 - Lo avevano ribattezzato "L'accompagnatore", perché si faceva accompagnare dalle vittime fuori dagli esercizi commerciali dopo aver commesso la rapina. L'uomo, un rapinatore seriale di 30 anni, italiano di origini marocchine, è stato arrestato a Ventimiglia mentre cercava di espatriare con la refurtiva di diverse rapine commesse a maggio a Milano: nello zaino aveva 50mila euro raccolti in mazzette. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere notificata dalla squadra Mobile di Milano ha permesso di ricostruire una serie di almeno 6 rapine compiute da Farouk Legliti, questo il suo nome, insieme ad un complice, anche lui marocchino, nei primi quindici giorni di maggio. Proprio in quei giorni Legliti era in permesso premio, mentre stava scontando una pena per reati simili nel carcere di Parma.

Solo con l'ultimo colpo, avvenuto il 13 maggio in una filiale della Banca popolare di Milano in viale Sarca è riuscito, da solo, a prelevare 65mila euro. In quell'occasione è entrato nella filiale e ha minacciato dipendenti e clienti con un coltello: per paura, ancora prima che si attivassero i sistemi automatici, una impiegata ha aperto la cassaforte e consegnato tutti i contanti che c'erano dentro. Già precedentemente però i due, insieme, avevano colpito una filiale Ubi in via Missaglia (il 2 maggio), una UniCredit in via Cesare Battisti e un punto Banca Popolare di Sondrio in zona Zara; nella stessa zona avevano colpito anche una farmacia e un supermercato in via Astesani, per un totale di almeno 80mila euro.

Grazie al sistema Key Crime gli agenti della Mobile di Milano, guidati da Luca Izzo, hanno ricostruito la serialità dei colpi. Un operatore ha inoltre riconosciuto i suoi tratti somatici, volto scavato e orecchie allungate e a punta, in uno dei filmati delle telecamere di sorveglianza che lo hanno ripreso mentre minacciava un farmacista. Tutti i colpi sono stati messi a punto mentre era in stato di evasione dal permesso premio. Gli agenti della polizia di frontiera di Ventimiglia lo hanno fermato perché insospettiti da un atteggiamento ostile nei loro confronti e hanno quindi scoperto la refurtiva. Ora è recluso nel carcere di Parma, mentre il complice è ricercato.

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