Rissa e caduta sui binari: a Milano per un addio al celibato, giovane resterà paralizzato

Le sequenze della tragica notte

Il sopralluogo della Scientifica (Ansa)

Il sopralluogo della Scientifica (Ansa)

Milano, 25 maggio 2017 - Oggi ci sarà il sopralluogo della Scientifica alla stazione di Porta Garibaldi. Gli investigatori, incaricati dal pm Francesco Cajani, cercheranno di repertare nei vagoni tracce dell’incidente, avvenuto il 30 aprile scorso, in cui Daniel Rodriguez Rodriguez, 27 anni, spagnolo in trasferta a Milano per festeggiare un addio al celibato, è rimasto gravemente ferito. Ingegnere originario dell’andalusa Motril, arriva in città per il ponte del primo maggio con una comitiva di 20 amici per l’addio al celibato di uno di loro: è stato proprio lui a scegliere Milano, dov’è già stato in passato. Decidono di passare la serata all’Alcatraz di via Valtellina, che dista un chilometro dalla stazione Garibaldi.

Una notte di musica e sballo per Daniel che beve tantissimo, al punto da non rendersi conto di nulla e non ricordare nulla di quello che poi succederà. Scoppia una lite, al centro c’è Daniel, ci sono i fotogrammi che riprendono la rissa. Daniel viene picchiato, poi mancano dei tasselli nelle immagini. Per gli investigatori, la lite tra il giovane spagnolo e un gruppo di ragazzi, forse anche loro ubriachi, continua alla stazione Garibaldi. O comunque qualcuno porta lì il ragazzo spagnolo. A quel punto Daniel, sulla banchina, viene urtato da un primo treno, forse spinto inavvertitamente. L’ingegnere spagnolo cade sui binari. I fotogrammi della stazione riprendono Daniel, perpendicolare sui binari: ci resterà circa mezz’ora a terra senza mai riprendersi. Il secondo convoglio passa alle 6.30, il macchinista nota delle scarpe rosse, vede un corpo esanime, frena in tempo. Arrivano i medici del 118, che trasportano il ragazzo in ospedale: operato d’urgenza per fratture cervicali multiple, dopo qualche giorno viene spostato dalla Neurorianimazione all’Unità spinale del Niguarda. La famiglia lo vorrebbe riportare in Spagna, ma Daniel dal 30 aprile è inchiodato a un letto da una sentenza terribile: resterà paralizzato sia alle gambe sia alle braccia. Il giovane non ricorda nulla di quello che è successo la notte tra il 29 e il 30 aprile, in preda a un’amnesia evidentemente legata al trauma alla testa.

Stanno provando  a capirlo gli investigatori della Squadra mobile, guidati dal dirigente Lorenzo Bucossi e dal funzionario della sezione Reati contro la persona Achille Perone. Oggi le perizie per capire se le fratture gravissime siano precedenti alla caduta, se siano state inferte da qualcuno durante la lite o se siano state causate dall’aggancio del treno e quindi dal successivo trascinamento. E ancora fondamentali potrebbero rivelarsi pure le immagini delle telecamere installate lungo il presumibile percorso compiuto dal ricercatore spagnolo: i fotogrammi saranno passati al setaccio. Come è arrivato alla stazione Daniel? Chi lo ha portato li? E cosa è successo dopo, perché nessuno lo ha soccorso? Gli amici con cui lui era arrivato a Milano hanno raccontato di averlo perso di vista e poi di essersi accorti che non era mai arrivato all’albergo solo la mattina dopo. 

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