Le tasche svuotate

C'è una cosa che bisogna dire in assoluta franchezza, senza reticenza: chi corre, e a maggior ragione chi corre in città, va fermato, multato, lasciato senza patente. Perché ogni volta che si mette alla guida diventa un pericolo per se stesso e, soprattutto, per gli altri

Non si può tollerare gente che va in giro senza nessun rispetto per chi incontra. E se è vero che le multe sono tutte giuste tranne quelle che danno a te, è però evidente che sulla faccenda degli autovelox piazzati lungo le pricipali strade di accesso alla città una qualche riflessione bisognerà pur farla.

Chi scrive, tra l’altro, conosce abbastanza bene la situazione, perché una di queste strade la percorre due volte al giorno, per entrare e poi per uscire da Milano. Il limite di 70 chilometri all’ora in via Fermi ci può perfino stare. Il problema è che 70 chilometri all’ora sono una velocità follemente alta in certe situazioni, quando migliaia di auto procedono una attaccata all’altra (e capita spesso) e follemente bassa quando la strada è totalmente libera: puoi procedere in tutta sicurezza lungo una delle tre corsie di marcia a disposizione, però passi davanti alla macchinetta a meno di 90 all’ora e, zac!, il flash giallo di avvisa della multa in arrivo.

Francamente, ti senti un cretino. E ti senti derubato. Proprio per questo vien da non dare tutti i torti a chi da mesi sostiene che gli autovelox, per quanto ben segnalati, servano soprattutto a fare cassa, svuotando dunque le tasche dei cittadini, e non a garantire la loro sicurezza. Forse, forse, ci vorrebbe anche il buon senso. E all’occhio elettronico preferiremmo l’occhio esperto del buon ghisa, capace di valutare la situazione caso per caso.