Rivendevano cibo destinato ai poveri a Milano: Daspo urbano a due straniere

L'unità antiabusivismo della polizia locale ha sequestrato quintali di alimenti

Un'immagine generica di polizia locale di Milano (Newpress)

Un'immagine generica di polizia locale di Milano (Newpress)

Milano, 20 agosto 2017 - Rivendevano o barattavano alimenti comprati per pochi centesimi da persone che ogni mattina si mettevano in coda davanti a 'Panequotidiano' per avere le buste con cibo e bevande che l'associazione distribuisce ai poveri. Due egiziane, con regolare permesso di soggiorno, sono state identificate e multate dalla polizia locale di Milano ed è stato applicato un provvedimento di allontamento (il cosiddetto Daspo urbano) di due giorni, previsto dalla legge Minniti. L'unità antiabusivismo ha sequestrato quintali di alimenti come latte, uova, salumi, pesce e formaggi per la maggior parte avariati, tenuti in cattive condizioni igieniche ed esposti al sole, ma anche una grande quantità di merce usata, dai vestiti alle pentole, il tutto spesso sporco e maleodorante.

Oltre alle due egiziane, che gestivano questo mercato illegale con un banco non lontano da viale Toscana, dove si trova 'Pane quotidiano', sono stati identificati e multati anche gli altri responsabili. In una serie di controlli in via Martini, i vigili hanno anche sequestrato cinque banchi di vendita abusivi sequestrando 5.200 oggetti (soprattutto bigiotteria, orologi e accessori per cellulari). "Questo - ha commentato l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza - non era soltanto un commercio illegale, ma un'azione perpetrata ai danni dei più bisognosi. Senza contare che quel cibo veniva poi rivenduto avariato o guasto a soggetti probabilmente altrettanto in difficoltà. Ringrazio l'Unita Antiabusivismo che ogni giorno è attiva".

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