Marijuana e cocaina, presi in quattro: un evaso albanese si fingeva greco

Milano, 22 settembre 2014 - Si spacciava per greco, perché ricercato: ma la soffiata era precisa e gli agenti hanno trovato l'albanese tra i clienti fissi di un locale di via Gioacchino Murat, in zona Maciachini. Gli agenti del commissariato Garibaldi-Venezia del capoluogo lombardo fanno un verifica e constatano che effettivamente l'uomo, Mondi G. di 35 anni, era evaso dai domiciliari dalla casa della sorella a La Spezia dopo essere stato arrestato con delle armi nel 2011 a Sesto San Giovanni ( Milano). Quando vanno a prenderlo, gli agenti notano uscire di corsa dal ristorante la 27enne fidanzata dell'uomo, Besrida D., che si mette alla guida di una auto. Mentre alcuni poliziotti fermano l'uomo che ha con se un documento greco contraffatto, gli altri seguono l'auto che si ferma al civico 124 di viale Zara, dentro il quale entra la donna che dopo pochi minuti esce e viene bloccata. Ha con sé 700 grammi di cocaina e un taser, lo storditore elettrico. Nell'abitazione, immediatamente perquisita, gli investigatori sequestrano ottomila euro in contanti, un bilancino di precisione, un'agendina con i nomi degli acquirenti dello stupefacente. Non solo, ci sono anche una chiave e una bolletta dell'elettricità di un appartamento in una cascina di via Parpagliona a Sesto San Giovanni. Quando la polizia fa irruzione all'interno del cascinale trova oltre quattro chili e cento grammi di marijuana e due cittadini albanesi, il 40enne Eduard G. e il 37enne Seferin P., uno dei quali si qualifica come agente dell'Interpol e mostra un tesserino della polizia di Tirana che, da un primo esame, pare autentico. E anche per loro scattano le manette.