Bussero, continua la battaglia per il metrò senza barriere architettoniche

Presidio di sindaci e cittadini davanti alla stazione delle linea verde

I sindaci manifestano in modo colorito

I sindaci manifestano in modo colorito

Bussero (Milano), 8 giugno 2015 - Stop barriere architettoniche al metro, la crociata entra nel vivo: presidio d’esordio a Vimodrone, lunedì nuova affollata manifestazione di primo mattino, alla metropolitana di Bussero. Si protesta contro i mancati interventi di abbattimento barriere, ricordiamolo, in tutti gli scali della linea verde da Vimodrone sino al capolinea di Gessate.

Insieme ai sindaci dei Comuni interessati, capitanati ieri dal padrone di casa di turno, Curzio Rusnati, molti cittadini e alcuni rappresentanti di associaizoni pro disabili. Presidio e sensibilizzazione con volantini: sugli scali della vergogna striscioni e scritte in tema con il titolo dell’inziativa, "Viaggio anch’io, no tu no". Un bell’esempio, la metropolitana busserese, di ciò contro cui i sindaci tornano a protestare: scale per entrare allo scalo, scale per accedere ai binari, un’altissima passerella per passare dall’altro lato rotaie. Sorvoliamo pure sulla fatiscenza delle strutture, sui materiali obsoleti e su una generale, opprimente impressione di degrado e incuria.

"Qui si tratta di semplice civiltà - così Rusnati - e stavolta non molliamo. Nel tempo ci sono stati progetti, noi stessi, come amministrazione, avevamo fatto delle proposte. L’ultima illusione ce l’hanno data con i protocolli a latere di Teem, ma il risultato lo abbiamo tutti sotto gli occhi: l’autostrada è fatta, le stazioni sono ancora qui, inaccessibili come dieci, quindici anni fa". Così il sindaco di Gessate Giulio Sancini: "Colpisce che siano soprattutto gli anziani a partecipare e a condividere. Vorremmo una maggiore assunzione di responsabilità fra i giovani".

Il ciclo di presidi era stato presentato la scorsa settimana a Cernusco, l’unico dei Comuni della tratta che, in tempi e con modalità diverse, ha strappato al Comune di Milano tranche di finanziamenti per riqualificare le stazioni sul territorio. Una, viale Assunta, è già a posto. La seconda, Villa Fiorita, sarà riqualificata entro un anno circa. Impossibile, ad oggi, quantificare i costi di un intervento radicale. "Ma noi non chiediamo la luna - così i sindaci - chiediamo gli interventi base, ascensori e rampe, per consentire l’accesso non solo ai disabili, ma anche agli anziani, alle mamme con il passeggino". Non si chiede nemmeno che i Comuni siano esentati da qualsiasi esborso: "La partita è importante, siamo disposti a ragionare di anticipi, di cofinanziamenti. Ma occorre tracciare un cammino, farlo subito, e consentirci di metterci in moto". Destinatari della sensibilizzazione i cittadini, destinatari delle istanze gli enti multipli competenti sugli scali: Comune di Milano, proprietario delle strutture, Atm, gestore, Metropolitana Milanese e la neonata Città Metropolitana, deputata a quel trait d’union che fu, anche su questo tema, e pure sinora senza risultati, la Provincia.