La mensa dei poveri è senza poveri, l’appello: venite anche da lontano

Canegrate, solo 20 persone al giorno. Pure per vergogna

I volontari della mensa sociale di Canegrate (Studiosally)

I volontari della mensa sociale di Canegrate (Studiosally)

Canegrate (Milano), 26 giugno 2016 - Doveva entrare a regime in un paio di mesi arrivando a «servire» una sessantina di ospiti, ma la mensa solidale rimane vuota. Aperta lo scorso ottobre a canegrate, provincia di Milano, in alcuni locali dell’ex area Borletti, messi a disposizione dall’amministrazione in comodato d’uso gratuito per una decina di anni, adesso è frequentata al massimo da una ventina di ospiti al giorno. «Sono quindici, al massimo venti e mai di più - spiega il sindaco canegratese, Roberto Colombo -. Sappiamo che in paese di persone in difficoltà ce ne sono molte di più, ma probabilmente per paura o per vergogna non fanno un passo ulteriore per venire alla mensa a mangiare».

Realizzata grazie all’alleanza e alla sinergia tra il Lions Club Parabiago Host, le amministrazioni comunali di Canegrate e Parabiago e la Caritas Decanale, oggi la mensa vede per la maggior parte persone segnalate dai servizi sociali di Canegrate, mentre da Parabiago vengono una manciata di persone in difficoltà.

Il primo cittadino non si dà pace: «Non riesco a spiegarmi il motivo: forse la distanza, nonostante abbiano comunque un biglietto del treno gratuito per recarsi da noi, costituisce un ostacolo. Fatto è che sono in pochi a venire da fuori paese e noi dobbiamo adesso guardare ad altre realtà di zona per allargare il bacino di utenza, come avevamo deciso di fare dopo alcuni mesi dall’apertura». Si guarda quindi ai casi di povertà a San Giorgio su Legnano e a Busto Garolfo, zone limitrofe al paese. Il problema riguarda sempre il trasporto di queste persone fino in via Olona, dove sorgono i locali della mensa solidale. La mensa intanto funzionerà anche nel mese di agosto e nessuno degli ospiti verrà lasciato solo.

Strano risvolto di una bella storia di solidarietà con i Lions Club Parabiago Host che hanno finanziato i lavori, i comuni che hanno dato locali, attrezzature e gli arredi e i volontari della Caritas decanale, scesi di numero dopo la scarsa affluenza di questi mesi. I pasti sono erogati gratuitamente dal lunedì al venerdì alle persone preventivamente accreditate dall’ufficio servizi sociali dei comuni aderenti. «Se qualcuno viene senza accredito viene comunque accolto - spiega il sindaco Colombo -. La prima volta non ha alcun problema ad entrare e a mangiare. Poi però devono intervenire i servizi sociali. Ogni caso ha le sue regole. Adesso cercheremo persone bisognose anche negli altri Comuni, anche se per ora la mia impressione è proprio che stia prevalendo il timore di essere visti e giudicati».