Rescaldina, 1.800 firme per dire no al trasferimento della materna don Arioli

Tantissimi i cittadini che hanno sottoscritto la petizione con la quale si chiede all'Amministrazione comunale di non procedere con il trasferimento dalla storica sede di via Asilo

Una petizione

Una petizione

Rescaldina, 14 marzo 2017 - Sono tanti i cittadini che stanno facendo quadrato attorno alla scuola materna privata don Arioli di Rescaldina, a rischio trasferimento. Lo dimostra la petizione che ha registrato consensi - per un totale di 1800 firme - anche tra coloro che non sono direttamente coinvolti alla vicenda. Tante, tantissime le sottoscrizioni, quindi, contro l'ipotesi al vaglio dell'Amministrazione comunale di trasferire la scuola materna dalla storica sede di via Asilo nella struttura dell’ex asilo nido di via Baita, dismessa da diversi anni. "Noi genitori - si legge in una nota - abbiamo ora regolarmente inoltrato la petizione all’attenzione del sindaco Michele Cattaneo e dell’assessore alla Cultura. dell'assessore Elena Gasparri. Con essa diciamo no al trasferimento perché gli spazi ridotti non consentirebbero lo svolgimento di molte attività didattiche.

Con noi ci sono tutte quelle persone che credono ancora nei valori e nell’educazione che l’Associazione scuola materna Don Arioli ha tramandato di generazione in generazione per oltre un secolo. Tutte loro si sono recate spontaneamente nelle piazze per firmare e dare così il loro contributo e sostegno. Proseguiremo ora con altre iniziative per promuovere la nostra causa, sensibilizzando il comune a riflettere, cercando, in via pacifica, una soluzione dettata dal buon senso".

Toni moderati, quindi, quelli usati dai genitori, ma anche tanta determinazione nell'andare avanti affinchè l'Amministrazione comunale non prende quella tanto temuta decisione del trasferimento. "La scuola materna Don Arioli - aggiungono i papà e le mamme promotori della raccolta firme - rappresenta, per la nostra comunità un’istituzione, voluta, costruita, ampliata, curata e soprattutto amata dalle suore del cottolengo e dai parroci che si sono succeduti negli anni. Si tratta di un pezzo di storia e vorremmo che l’attuale giunta comunale tenesse conto del suo valore immenso e dell’opportunità di avere in paese una scuola paritaria. Il tutto non sottovalutando il parere già espresso, con la loro firma, da 1800 cittadini". Davide Gervasi