Cave di Casorezzo, quasi un "sì" al progetto Solter

La Città Metropolitana ha sostanzialmente dato il primo via libera al piano di conferimento dei rifiuti, accogliendo le variazioni che erano state richieste

Una protesta anti discarica

Una protesta anti discarica

Busto Garolfo (Milano), 28 giugno 2017 - La corsa contro il tempo per bloccare la conferenza dei servizi che ieri doveva dare un sostanziale - se non ancora ufficiale - via libera alla realizzazione della discarica di rifiuti presso le Cave di Casorezzo, si è conclusa intorno alle sette di sera. Con una sconfitta. Sì, perché la conferenza dei servizi di Palazzo Isimbardi ha in pratica accolto le varianti al progetto che erano state indicate alla Solter come "indispensabili" per far proseguire l'iter di approvazione. Una serie di paletti ben fermi, insomma, che ad aprile erano stati messi nero su bianco dalla ex Provincia, ed erano stati accolti allora con esultanza dal comitato che si batte da anni contro la discarica. Invece, ieri, proprio per il comitato, è arrivata una doccia gelata. Quelle modifiche vanno incontro ai "desiderata" degli uffici tecnici e quindi ottengono il semaforo verde.

Le istituzioni locali avevano fatto di tutto in queste settimane, forse temendo il peggio, per ottenere un rinvio della decisione. Dopo la proroga concessa al sindaco di Casorezzo Pierluca Oldani, il primo cittadino di Busto Garolfo, Susanna Biondi, aveva rilanciato giocandosi la carta degli esami per la licenza media. Il sindaco bustese è infatti impegnato, in queste settimane, negli scrutini e nelle commissioni per gli esami finali delle scuole secondarie di primo grado. “Ho chiesto un rinvio ai primi giorni di luglio – aveva spiegato Biondi –: sono molto impegnata in queste settimane e oltre a essere insegnante di educazione musicale, devo anche fare il sindaco. Aggiungere anche la conferenza dei servizi alla quale non si può arrivare impreparati, è veramente un’impresa”. La richiesta del sindaco-professoressa è stata tuttavia alla fine ignorata. E infatti Biondi non si è presentata ieri in via Vivaio a Milano. 

Il fronte del no sta intanto vivendo queste ore con grande apprensione: tutti gli sforzi fatti fino ad oggi per bloccare il progetto di Solter srl rischiano adesso di sciogliersi come neve al sole di fronte all’esercito di tecnici e avvocati messo in campo dalla proprietà. Il primo cittadino bustese sembra invece mostrare una certa risolutezza e anche una buona dose di determinazione: "Ricorreremo al Tar, al Consiglio di Stato, andremo persino in Bruxelles se sarà necessario. Non lasceremo nulla di intentato”. I comitati anti-discarica, che ieri mattina sono andati di nuovo a manifestare sotto gli uffici della Città Metropolitana, se ne sono tornati a casa con la "coda fra le gambe". Ma, come si dice in questi casi, è stata persa una battaglia, non la guerra.