Aggressione ad Abbiategrasso: "Lasciami andare" e poi le coltellate

In via Fusè è grande lo sgomento per l'agguato: "La sera ci chiudiamo in casa"

Le case Aler di Abbiategrasso

Le case Aler di Abbiategrasso

Abbiategrasso (Milano), 25 aprile 2017 - Qualcuno ha sentito gridare: «Lasciami andare, lasciami andare». Domenica sera erano appena passate le 23 quando in via Fusè, zona Aler di Abbiategrasso, un 31enne è stato aggredito a coltellate. La paura dei residenti è stata tanta. È accaduto sul marciapiede tra i due palazzi di via Fusè e via Cervi. La vittima è stata colpita più volte ed è stata accompagnata in codice rosso all’ospedale di Magenta, quindi trasferita a Legnano dove è stata sottoposta ad un intervento chirurgico. Al momento si trova nel reparto di terapia intensiva a Legnano e la prognosi è riservata. «Ho visto quel ragazzo per terra, è stato terribile», ha detto una donna. «Lo conosco – ha aggiunto una ragazza – una brava persona, non sappiamo proprio cosa sia accaduto». I carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso sono rimasti sul posto per tutta la notte al fine di ricostruire l’accaduto e dare un nome al responsabile. Ci sarebbe un indagato contro il quale non è stato preso alcun provvedimento. Un uomo che si è presentato spontaneamente dai carabinieri per assicurare che lui non c’entra niente con quanto è successo. Tutto sarebbe nato da uno screzio ad un battesimo che domenica pomeriggio era in corso a Vigevano. Evento al quale era invitato anche il 31enne pizzaiolo. Il 40enne muratore, che sarebbe appunto indagato, non era presente, ma gli sarebbe stato riferito successivamente del litigio tra il pizzaiolo e la famiglia della compagna.

L’agguato è avvenuto poco dopo le 23 quando il 31enne è stato colpito all’aorta tronco addominale. Il 31enne, dopo essere stato colpito, ha chiesto aiuto e si è trascinato per una ventina di metri. Molti alle Aler non se la sentono di commentare l’accaduto. Un episodio terribile in una zona dove, soltanto un paio di ore prima del tentato omicidio, qualcuno era uscito in strada a sparare dei colpi di fucile. «La sera mi chiudo in casa - diceva un uomo – succedono troppe cose brutte e io mi faccio i fatti miei». C’è chi ci mostra i tanti rifiuti abbandonati lungo via Fusè e dice: «Non siamo noi a lasciarli. Li portano qui anche di notte e poi danno la colpa a noi».