Milano, 26 agosto 2016 - Il record lo ha fatto segnare la linea ferroviaria Milano Bovisa-Saronno. Qui, dal 1 agosto hanno viaggiato sessanta treni in meno. Ma neppure le località lombarde a vocazione turistica sono state risparmiate dai tagli. A denunciarlo è Legambiente. L’associazione ambientalista presenta il conto dell’estate ferroviaria in Lombardia: le tratte giornaliere cancellate sono state 461 su 2.200, circa il 20%. I laghi di Como, Verese, Iseo e Maggiore hanno perso rispettivamente 40, 36, 13 e 7 convogli. Penalizzate anche le valli prealpine e le aree a domanda debole: la Bassa cremonese, bresciana e pavese, ma anche l’Alto Varesotto e l’Alto Milanese.
«È una scelta in controtendenza rispetto alla volontà di promuovere il turismo grazie a un servizio pubblico efficiente - sottolinea Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente Lombardia. - Quest’anno non è possibile nascondersi dietro all’alibi della soppressione dei treni per rafforzare il servizio su Expo. Comprendiamo che agosto sia il mese dei lavori di manutenzione, ma non è più il mese di serrata generale come in passato. Le città e i paesi restano popolati, sempre più persone lavorano o sono a casa e prediligono brevi spostamenti, soprattutto nei fine settimana. Ecco perché alcune aree turistiche , come i laghi e le valli lombarde, possono risultare ancor più attrattive in presenza di un’offerta di mobilità che le renda più accessibili e riduca il traffico sulle strade». Tra le linee più bersagliate dai tagli estivi la Milano Cadorna-Mariano Comense, con 52 treni in meno, e la Milano-Varese-Asso con 36 soppressioni. Città turistiche come Bergamo hanno perso più di 40 convogli.
Verso la Valtellina sono stati tagliati 14 treni sulla linea Milano-Sondrio e 16 sulla Chiavenna-Colico, mentre la Como-Molteno-Lecco e la Milano Chiasso hanno perso 20 treni a testa. «Il forte ridimensionamento del trasporto pubblico su ferro si aggiunge al taglio alle corse degli autobus dopo la chiusura delle scuole, in particolar modo nelle fasce orarie serali e nei festivi», attacca Legambiente, che si aspetta nuove criticità anche a settembre. «Sul fronte delle autolinee di Monza e Brianza, se dal Governo non arriveranno 4,5 milioni di euro indispensabili a confermare i contratti in scadenza a fine anno, il servizio sarà limato di un ulteriore 5%. Una riduzione che si aggiunge ai tagli dell’11% che il servizio di questa zona ha già subito dal 2008».